LE GUIDE DEL GAMBERO ROSSO SI VESTONO DI NUOVO

Un nuovo direttore, Marco Mensurati, un rinnovato corso editoriale e una diversa grafica: queste le novità nella casa di Gambero Rosso al debutto con un nuovo volto, quello delle sue famose guide, bibbie indiscusse di tutti i gourmet erranti. Un cambio di segno che rimanda agli esordi, ai primi mensili realizzati con carta riciclata sotto l’egida di Stefano Bonilli, in edicola come inserto del quotidiano Il Manifesto: la prima uscita risale al dicembre del 1986 e rimanda a un passato glorioso che torna in un presente pieno di fermenti. Più vitale che mai, dunque, dopo 40 anni, con la nuova direzione, i progetti in cantiere sono tanti, a cominciare dalle celeberrime Guide abbigliate con una grafica vintage, segno originale degli esordi del Gambero, restyling realizzato dall’agenzia siciliana TB Design che tra le altre cose ha scelto di dare tridimensionalità al sigillo di garanzia che il bollino del Gambero rappresenta.

Dai Vini d’Italia, una delle bandiere della casa, alla Guida di Roma, fino ai Ristoranti d’Italia, al Berebene, con i successivi vademecum del gusto riguardanti Milano e la Lombardia, la crescita della casa editrice è stata rapida e inarrestabile. Nel 2004 nasce, infatti, Bar d’Italia, nel 2011 Pasticceri e pasticcerie e Oli d’Italia, nel 2013 Street Food e Pizzerie d’Italia, nel 2017 Gelaterie d’Italia e, nel 2019, la neonata e non meno fortunata Pane e panettieri, tutte diventate un punto di riferimento dei vari settori coinvolti: le tre Foglie per gli oli, i tre Chicchi e le tre Tazzine per i bar, i tre Spicchi (per le pizzerie al piatto) e le tre Rotelle (riservate alle pizzerie a taglio), le tre Torte per le pasticcerie, i tre Pani per i panifici migliori. Con Mensurati – giornalista di lungo corso, già inviato speciale e caporedattore di Repubblica – ogni guida continuerà a mantenere la sua precisa identità, garantita dalla consueta, costante e attenta ricerca in ogni settore dei migliori artigiani, nel segno della qualità, tratto distintivo e inequivocabile delle guide del Gambero Rosso. Unica differenza è che tutte avranno un unico formato più agile e maneggevole con una grafica volutamente agé, a cominciare dalla testata ripresa da un vecchio timbro della casa editrice.

Clara Ippolito

www.gamberorosso.it 

Credits Gambero Rosso

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Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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