PANE E PANETTIERI D’ITALIA 2024 DI GAMBERO ROSSO

L’universo dell’alimento più importante della tavola è racchiuso nella nuova guida Pane e Panettieri d’Italia 2024 di Gambero Rosso. Un variegato mondo che comprende uomini e quest’anno più che mai donne, professionisti e artigiani che affondano le radici del loro saper fare e creare nella tradizione. Panifici piccoli e grandi, bakery moderne e laboratori in cui le mani nell’impasto sono quelle di veri e propri talenti; luoghi ancora saldamente ancorati alla tradizione con una circolarità che vede le donne tornare protagoniste di un lavoro che avevano “abbandonato”, riprendendosi finalmente un ruolo primario nella realizzazione di un compito così sacro. Il nuovo vademecum (pag. 336, € 9,90, in edicola e in libreria) è, dunque, giovane e donna e vede i Tre Pani, equamente distribuiti in tutte le regioni: 61 per l’esattezza, che svettano quasi in ogni distretto italiano, a indicare quanto il pane sia un valore onnipresente, tra tradizione e innovazione, in tutto il Bel Paese.

Tra le new entry, migliora il Piemonte con due nuovi ingressi e l’Abruzzo, la Campania, il Friuli, la Lombardia e il Veneto con uno. Ad ogni modo la tendenza che si fa largo scorrendo le varie pagine evidenzia nuovi ingressi di giovani di grandissimo talento, più spesso donne. Un segno tangibile di quanto l’oro del biondo grano sia davvero una scelta sempre più vincente per le nuove e future generazioni. Tre i premi speciali che vanno per la Bakery dell’anno a Brescia con Forner, per il Panettiere emergente a Giulia Busato de Il Tocio di Noale (Venezia) e per Pane e Territorio a Napoli con Antica Forneria Molettieri. “Siamo stati tra i primi a credere e a sostenere la rinascita della panificazione artigianale” dice Piero Gabrieli di Petra Molino Quaglia. “La trasformazione culturale deve passare dalla sostituzione del prezzo del pane con il valore del pane. Il primo pesa sulle tasche dei consumatori, il secondo li fa sentire parte attiva di una filiera sostenibile economicamente per tutti i suoi attori e rispettosa della salute dell’ambiente e dell’uomo“. Come gli eccellenti esempi rappresentati in questa guida dimostrano. 

Clara Ippolito

www.gamberorosso.it

Credits Gambero Rosso

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Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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