Sono almeno tre lustri che il mondo brassicolo artigianale italiano ha preso piede in tutta la Penisola. Un notevole impulso dovuto al proliferare di centinaia di microbirrifici che hanno dato vita a svariate tipologie dello spumeggiante nettare, connotato in ogni realtà da cifre stilistiche produttive diverse. All’insegna della creatività, dell’innovazione e delle nuove sperimentazioni i loro marchi di fabbrica, anche grazie all’utilizzo dei prodotti tipici del territorio, sono divenuti veri e propri vessilli di qualità, oltre che autentici presidi locali: luoghi dove si fabbrica della buona birra e nei quali gli appassionati possono scoprire la particolare alchimia che c’è dietro la sua produzione. Raggiungerli e visitarli sono stati i presupposti che hanno promosso la nascita del turismo della birra, un fenomeno vasto che ha coinvolto migliaia di turisti, cultori o semplici bevitori alla ricerca di percorsi poco conosciuti.

Ora a far da guida ai beer lovers c’è, fresco di stampa, Turismo Birraio (Edizioni Lswr), un circostanziato viaggio nel Bel Paese che parte dal Nord per arrivare al Sud oltre che nelle Isole d’Italia; curato da Luca Grandi è una prima e vera guida completa, composta da quattro volumi, uno per ogni macroarea dello Stivale (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole) che descrivono i percorsi turistici meno battuti, raccontandone le specificità territoriali artistiche, monumentali e naturalistiche. Itinerari circostanziati in cui vengono evidenziati i microbirrifici artigianali che per qualità e originalità hanno saputo innovare un comparto molto importante; ciascun tragitto è trattato in modo professionale da esperti di turismo e di birra, figure professionali e qualificate che hanno collaborato alla stesura di questo poker d’assi dell’editoria di settore. I sessanta percorsi proposti nelle guide sono, quindi, un contributo importante alla letteratura di viaggio, perché permettono di visitare l’Italia meno conosciuta ai tanti appassionati e cultori della birra di qualità, ma anche ai numerosissimi viaggiatori per vocazione e passione.
Clara Ippolito

