L’ATLANTE DEL RUM E I COCKTAIL CARAIBICI PIÚ TIPICI

Figlio dei Caraibi, il rum è inevitabilmente legato alla storia, spesso travagliata, nonché all’affascinante cultura di quelle isole. Ma qual è la sua storia, le distillerie ancora attive e i rum più caratteristici? A tutti questi legittimi quesiti che ogni cultore dalla materia può porsi risponde Luca Gargano, tra i massimi esperti mondiali del famoso distillato, collezionista con la più grande raccolta di bottiglie che ha anche acquisito nel 1997 un’azienda di importazione di alcolici, acquistando piantagioni e distillerie in tutti i siti di produzione, dove invecchia le sue botti .

Il suo è, quindi, un viaggio inebriante lungo 240 pagine che porta in 17 Isole caraibiche attraverso il volume “Atlante del rum – Distillerie dei Caraibi e degustazione” (Edizioni Lswr, 39,90 € ), un racconto di vicende, aneddoti e sapori peculiari con schede tecniche dettagliate che raccontano le distillerie ancora in funzione, il tutto corredato da foto, anche a tutta pagina, che immergono il lettore nei colori e nel folklore locale. Dal Mojito al Daiquiri, celebre creazioni di Ribalaigua, titolare del bar Floridita di Cuba, frequentato assiduamente da Ernest Hemingway che contribuì non poco alla diffusione della fama di questo drink; e come dimenticare la Piña Colada, una rapida miscelazione di tre ingredienti caratteristici dell’Isola – ananas, crema di cocco e rum portoricano – bandiera di Puerto Rico dal 1978, anno in cui fu nominata bevanda ufficiale. E poi c’è ancora Santo Domingo che, da circa dieci anni, ha un suo cocktail ufficiale, il Santo Libre, alter ego domenicano del Cuba Libre, un long drink fatto con rum e limonata, ma anche Tortola dove i turisti assaggiano il famoso “painkiller”, cocktail home-made a base di Pusser’s, con succo d’ananas e l’onnipresente noce moscata grattugiata, come nella migliore tradizione dei punch. Solo un piccolo assaggio di quel che si potrà trovare e idealmente gustare in questo bel volume.

Clara Ippolito

https://www.edizionilswr.it

Avatar di Sconosciuto

Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

Lascia un commento