VINO AL VINO 2024

Torna a metà settembre Vino al Vino, l’evento che riunisce per tre giorni le 23 prestigiose cantine dell’Unione Viticoltori di Panzano in Chianti in concomitanza della terza domenica di settembre. Dal 13 al 15 settembre, dunque, i produttori aderenti all’Unione si ritroveranno in Piazza Bucciarelli, location della manifestazione, ormai emblema di convivialità e accoglienza.

Acquistando un calice, i visitatori potranno degustare oltre 80 vini di alta qualità, dialogando direttamente con i proprietari delle aziende vinicole; un’opportunità unica per scoprire che dietro ogni vino si cela l’eccellenza artigianale e i suoi segreti. Sarà un viaggio sensoriale tra le sfumature, i sentori e i sapori inebrianti offerti dall’unicità di un grande terroir, contornato delle bellezze paesaggistiche e culturali del Chianti Classico.

I 23 viticoltori dell’Unione Panzano in Chianti

Nata nel 1995 e ufficializzata nel 1996 con la nascita dell’Unione Viticoltori, la kermesse racconta la storia e l’evoluzione di un territorio unico, dove l’impegno e la passione hanno creato un’armonia vincente tra molteplici fattori; tanto è vero che ogni calice di vino di Panzano, che sia Chianti Classico o IGT, è la cifra stilistica di questa terra in cui il rispetto dell’ambiente e della sostenibilità si unisce a rapporti di solidarietà e amicizia. L’unione di una grande passione per il vino, di una tradizione secolare oltre che di una continua ricerca dell’eccellenza vitivinicola esprimono la forza di questo territorio e dei suoi produttori.
Vino al Vino è, perciò, un appuntamento imperdibile per potersi far contagiare dall’entusiasmo dei viticoltori di Panzano e dal loro amore per il vino di qualità, frutto della ricchezza di una grande storia, di precisi intenti e sincere relazioni sociali.

Clara Ippolito

Info https://www.viticoltoripanzano.com

Credits Vino al Vino 

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Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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