BERE BENE 2025 DI GAMBERO ROSSO

937 sono le etichette del Berebene 2025, la 34° edizione della guida di Gambero Rosso ai migliori vini d’Italia entro i 20 euro appena uscita. Referenze che vanno bene sia per il gusto sia per il portafoglio, di un vademecum che “di edizione in edizione amplia il suo pubblico sempre più attento e competente”, come ha detto Lorenzo Ruggeri, Direttore del Gambero Rosso. Peraltro, uno dei temi più dibattuti del momento è proprio l’accessibilità del vino italiano cresciuto esponenzialmente nei prezzi tanto da finire per allontanare soprattutto la fascia giovane dei winelovers; che, però, grazie a questa guida possono trovare ancora eccellenti bottiglie di tutte le regioni sotto i 20 euro. Un’abbondanza di etichette che offre una riflessione sullo stato del vino italiano, penalizzato dalla contrazione dei consumi e dell’export, ma insieme attento come non mai a generare nuova qualità con una grande attenzione al consumatore

La denominazione più premiata è la Barbera d’Asti (con 16 vini), che traina il palmares del Piemonte, la regione con la migliore offerta per il bere bene con 112 vini, seguita da Veneto, con 92 vini e Toscana, con 84. La Guida, così diventa l’evidente prova di come l’Italia, a differenza di altri Paesi a vocazione enologica, offra ottimi vini per ogni fascia di prezzo, tutti in grado di restituire l’identità di una zona viticola, il tratto caratteristico di un vitigno, la filosofia produttiva di un vignaiolo o di un’azienda, partendo da ben 92 ottime bottiglie sotto i 10 euro. Curata da William Pregentelli, nelle 304 pagine (€ 9,40) sono stati premiati 64 spumanti e frizzanti, 412 vini bianchi, 69 vini rosati, 377 vini rossi e 15 vini dolci

Clara Ippolito

www.gamberorosso.it

Credits Gambero Rosso

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Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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