IL SIGEP WORLD PARLA LE LINGUE DEI MERCATI GLOBALI

SIGEP World – The World Expo for Foodservice Excellence, l’importante fiera di Italian Exhibition Group, si prepara ad accogliere a Rimini una partecipazione internazionale senza precedenti. Dal 18 al 22 gennaio 2025 nella celebre città malatestiana, infatti, sarà forte la presenza di delegazioni, associazioni e confederazioni estere,di categoria attestanti l’importanza crescente della kermesse nel panorama globale di settore. La manifestazione, che si terrà alla Fiera di Rimini dal 18 al 22 gennaio, ospiterà espositori da 33 Paesi, provenienti principalmente, oltre che dall’Italia, da Germania, Spagna, Cina, Francia, Turchia, Belgio, Polonia e Stati Uniti, nazioni cruciali per lo sviluppo delle relazioni di business in settori quali Gelato, Pastry, Bakery, Caffè, Cioccolato e Pizza. L’innovazione tecnologica attraverserà così ogni filiera, facendo dell’expo una vetrina privilegiata per scoprire le ultime tendenze e soluzioni innovative che stanno trasformando l’universo del foodservice mondiale

Uno dei padiglioni di Sigep World

E oltre ai mercati ormai storicamente consolidati, nuove geografie si affacciano a SIGEP World; infatti, Guest Country di quest’edizione sarà la presenza dell’Arabia Saudita che ha un mercato in rapida espansione e una crescente domanda di innovazione tecnologica. Ciò ne fa la sede prescelta per Expo 2030, dato che sta emergendo come nuova frontiera per il settore hospitality e ristorazione, rappresentando un’opportunità strategica per le aziende e aprendo nuove prospettive per i servizi food nel mondo. Difatti, proprio in occasione di SIGEP World è previsto l’arrivo a Rimini di una delegazione di top buyer sauditi, tra cui grandi nomi come Barn’s, catena di coffee shop che annovera oltre 800 punti vendita, Elite Hospitality/Al-Nahla Group, tra le principali aziende dell’hospitality, e Al Tazaj, catena di quick service restaurant con più di 120 locali.

SIGEP World 2025 porterà, inoltre, una forte spinta verso l’innovazione tecnologica e la sostenibilità nel Foodservice, con oltre 40 eventi internazionali, tra talk e concorsi, che coinvolgono 60 speaker provenienti dall’industria Out-of-Home. Oltre 520 i buyer da 79 Paesi, tra cui Stati Uniti, India, Canada, Brasile, Turchia e Cina che hanno già aderito al Top Buyers’ Program organizzato per favorire l’incontro in fiera tra domanda e offerta.
I profili rappresentano i principali attori del servizio Food: il 34% proviene da catene come gelaterie, ristoranti, quick service restaurant, pasticcerie, coffee shop, bakery, pizzerie, catene di hotel, mentre il 28% è composto da produttori e laboratori artigianali. Completano la platea il 20% di importatori, il 14% di distributori e grossisti e il 4% di rappresentanti della GDO e della ristorazione collettiva. A questi si aggiungono più di 2.500 buyer europei ai quali è stato destinato il Premium Program. La capacità della manifestazione di attrarre mercati variegati è testimoniata, peraltro, dalla presenza di Paesi come gli Stati Uniti, tra i maggiori promotori globali della Pizza. Tra i mercati chiave per il business internazionale spiccano poi il Regno Unito, dove il Caffè e la Pasticceria rivestono un ruolo centrale nel Food&Beverage e la Francia, che vanta un forte legame con la Panificazione e la Pasticceria.

La presenza istituzionale a SIGEP World, infine, è poi uno dei punti di forza dell’expo, grazie al network consolidato e alle relazioni strategiche costruite da Italian Exhibition Group in sinergia con il Ministero per gli Affari Esteri e l’Agenzia ICE. Tra le delegazioni provenienti dall’estero si segnalano quelle dalle Americhe e dall’Africa, dove il mercato del Foodservice è in rapida evoluzione. L’Europa sarà ampiamente coinvolta grazie alle principali associazioni fra cui la Deutscher Konditorenbund (Germania), la CEOPPAN (associazione di riferimento in Spagna per il settore della panificazione) e la Confédération Nationale des Glaciers de France.

Clara Ippolito

https://www.sigep.it/it

Credits IEG

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Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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