SAHOU

E’ in uscita un nuovo volume, edito daTrenta Editore e firmato da Annalena De Bortoli, da sempre appassionata cultrice della cucina come forma di cultura dei popoli. Innamorata soprattutto di quella del Giappone, è anche dal 2008 coordinatrice dell’Associazione Italiana Ristoratori Giapponesi, nonché promotrice nel nostro Paese della cultura gastronomica giapponese. Docente di Sala in stile giapponese in corsi professionali, tiene lezioni e conferenze di cultura gastronomica e di bon ton giapponese, cui affianca ora la scrittura con il volume SahouCiotole, bacchette e buone maniere sulla tavola giapponese (pag. 256 – € 18,00) che intende coprire un vuoto in Italia, dove esistono molti libri di cucina giapponese, ma non esiste ad oggi un testo che spieghi come i dettagli di questa incredibile cucina siano parte integrante le stoviglie, la disposizione dei piatti sulla tavola, i gesti e gli strumenti con cui si consuma il cibo

Questo manuale di 和食のお作法, Washoku no O-Sahō, traducibile in Etichetta giapponese della tavola, parla dunque di quell’insieme di norme di comportamento nell’ospitalità derivanti dalla volontà di rendere ogni esperienza unica, secondo il concetto di Ichigo-Ichie. Perché in Giappone il ricevere, così come il condividere un pasto, richiede un’estrema cura dell’ospite che si esprime attraverso l’attenzione a ogni dettaglio, cercando di superare le aspettative di tutti.

Clara Ippolito

www.trentaeditore.it

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Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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