MARSALA, UN VINO “INSOLITO”

Dal 26 al 27 settembre e dall’1 al 4 ottobre 2025 si terrà la seconda edizione di Insolito Marsala, una sei giorni in cui il celebre vino diventerà un inebriante strumento per leggere il presente e raccontare il futuro. Non sarà un festival e nemmeno una sagra, bensì un percorso che metterà insieme accoglienza, cibo e, soprattutto, vino con degustazioni guidate, pairing, installazioni urbane e momenti formativi, attività inserite in un palinsesto rivolto al presente ma anche al futuro. Tutto, dichiaratamente, insolito.

Degustazioni a Palazzo Fici

Nelle cantine aderenti e all’Enoteca di Palazzo Fici i vini di Marsala incontreranno grandi DOP italiane, dal Parmigiano Reggiano al Culatello di Zibello, dal Salame di Felino al Gorgonzola, alla Mozzarella di Bufala e al Limone di Siracusa; abbinamenti con grandi eccellenze che racconteranno una storia diversa, che parte dai sapori per arrivare alle persone e ai territori. Accanto a questi percorsi il Future Cooking Lab dell’Università di Parma proporrà, inoltre, esperimenti radicali, come i gelati estemporanei al Marsala, cocktail geometrici, bolle edibili di caffè, Marsala e limone: chi vorrà partecipare, però, dovrà prenotarsi per tempo, perché i posti sono comprensibilmente limitati.

Splendide architetture di Marsala

Il programma è molto ricco e farà  dialogare giornalismo, accoglienza, digitale e arte, tramite nomi illustri, tra cui quello di Lluís Tolosa, direttore della Guía de Vinos de La Vanguardia (Barcellona), Elisabetta Roncati, Paolo Lottero (AIS), ed Enza Bergantino.
Marsala, dunque, come capitale del vino 3.0, dove non mancheranno le cene di cui sarà protagonista con Sicilia in Tavola che offrirà menu a tema sui prodotti agricoli dell’Isola, ma anche nei Marsala Insolito Menu di ristoranti cittadini e dei grandi chef siciliani. Promosso dall’Associazione Eureka Cultura e Innovazione, con il sostegno del Comune di Marsala, Istituto Regionale del Vino e dell’Olio, Unioncamere Sicilia, consorzi e partner privati, si tratta di una kermesse che si confermerà un osservatorio internazionale sul vino e sul suo racconto contemporaneo.

Clara Ippolito

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Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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