I PERCORSI DEL GUSTO

Parchi, sentieri, valli, eremi, laghi, monti e pianure ma anche vino, olive, olio, formaggi, miele e ogni ben di Dio: questi sono i protagonisti della guida I Percorsi del Gusto nel Lazio, che propone 15 itinerari a piedi tra natura e degustazioni. L’autrice è Roberta Micillo, fondatrice dell’associazione “Percorsi Di…Vini” tramite cui organizza camminate di varia difficoltà abbinate a degustazioni di prodotti autoctoni. Sommelier FIS e accompagnatore di escursionismo CSEN, è amante della natura, oltre che appassionata di viaggi, cibo e vino, amori che confluiscono tutti nelle pagine di questo libro che comprende tante percorrenze paesaggistiche con una selezione di aziende, vere nicchie di artigianalità. Si tratta di produttori – giovani imprenditori e imprenditrici agricoli – artigiani per scelta che difendono territorio e tradizioni accogliendo i camminatori con i proprio racconti di vita corredati dalla descrizione dei loro prodotti laziali in degustazione.

Roberta Micillo

L’idea del libro”, racconta la Micillo, “è nata nel 2022 dopo due anni in cui la pandemia ha costituito un ostacolo allo svolgimento della vita comune e ci ha spinti ad apprezzare ancor di più il benessere del camminare in luoghi aperti e circondati dalla natura”. Dedicato a chi ha la curiosità di scoprire il territorio da un punto di vista naturalistico ma anche eno-gastronomico e culturale il volume, uscito da qualche giorno per le Edizioni Il Lupo (15,00 €), insieme ai percorsi a piedi e alle mete di assaggio, suggerisce anche visite a luoghi di interesse culturale quali borghi nascosti, abbazie, musei e piccole curiosità. Una carrellata di paesaggi, di persone e sapori inscritti in un vademecum che ha l’obiettivo di valorizzare il Lazio, mappandone la bellezza dei luoghi naturali, la cultura e il gusto dei sapori artigianali.

Clara Ippolito

https://www.edizioniillupo.it

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Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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