Lo percepiamo attraverso il gusto, la vista, il tatto e l’olfatto, i quattro sensi che siamo abituati normalmente a pensare coinvolti nel nostro approccio con il cibo. In realtà, però, benché possa sembrare assai strano, anche l’udito fa la sua bella parte nella scelta e nel consumo di ciò che portiamo in tavola, come dimostra Food Sound, Il Suono nascosto del Cibo, mostra appena inaugurata al MUSE, il Museo delle Scienze di Trento. Ideata e curata da Vincenzo Guarnieri con Chiara Quartero e la supervisione scientifica di Massimiliano Zampini del CIMEC, l’esposizione – che durerà fino all’11 gennaio 2026 – svela l’importanza della componente sonora nella nostra alimentazione, dalla stimolazione dell’appetito all’influenza sugli acquisti dei generi alimentari. Un tema affascinante in gran parte inedito e inesplorato che, attraverso un innovativo approccio narrativo scientifico-poetico e una modalità di fruizione condotta da suoni in cuffia, non mancherà di trasformare la nostra comune percezione del cibo. Complice l’apporto fondamentale delle neuroscienze che hanno già rivoluzionato il nostro rapporto con molte discipline, dalla psicologia all’economia, fino a toccare anche il campo della cucina e dell’alimentazione.


“La mostra Food Sound vuole portare il grande pubblico, mediante un percorso immersivo sonoro e di assoluto design, a una maggiore consapevolezza di come il cervello, attraverso il suono, percepisca e risponda agli stimoli alimentari”, ha spiegato Patrizia Famà, direttrice dell’ufficio programmi per il pubblico del MUSE. Ambizioso obiettivo che, indagando il ruolo dell’udito nella nostra esperienza alimentare, considera questo senso come un ulteriore strumento che ci alimenta con l’ascolto.

L’allestimento immersivo, integrato e tridimensionale si sviluppa tra colori, forme, luci e ombre, oggetti iconici, ambienti ricostruiti e – ovviamente – suoni fisici e reali, ma anche sussurrati, immaginati, percepiti in un percorso che si dipana in Prologo, Cucina, Strada dei Ristoranti, Mercato delle illusioni e Sussurri scientifici. Sezioni che si fanno racconto grazie alle cuffie supraGuide SPHERIC, brevettate nel 2023, che aggiungono alle caratteristiche classiche di un’audio-guida, il riconoscimento della posizione del visitatore con l’attivazione automatica dei contenuti e la spazializzazione dei suoni, così da permettere un’esperienza di immersione sonora tridimensionale e molto realistica, affiancata da un itinerario tattile per le persone cieche o ipovedenti. La mostra propone, infine, una dimensione partecipativa, collettiva e comunitaria che prende forma attorno alle esperienze condivise del cibo, ma anche una fruizione individuale, intima, che invita a riflettere sul personale rapporto con il cibo.
Clara Ippolito
Credits Archivio MUSE – Museo delle Scienze – Fotografo Michele Purin

