
Il primo fu lui, Gottfried Roner, che iniziò a usare l’alambicco nel 1946: cominciò in casa, sperimentando i segreti della distillazione. Partì dalla grappa, regina dei distillati italiani, arricchita ben presto da radici e bacche dei boschi altoatesini circostanti; poi vennero i liquori alla genziana, al ginepro e al mirtillo, ancora oggi fiori all’occhiello delle Distillerie Roner. Negli anni ’60 il capostipite passò il testimone ai figli, Andreas e Günther, naso e talento ereditati dal padre, due virtù che ampliarono l’azienda con un annesso laboratorio di analisi. Nel ’99 arrivò l’acquisizione di una cantina, la Ritterhof, il cui direttore, Ludwig Kaneppele, portò dritto a vette eccellenti insieme a sua moglie, Karin Roner; una donna volitiva e lungimirante al timone dell’azienda dal 2007.


Con lei si punta sempre più in alto, raggiungendo notevoli traguardi, come dimostrato i vari riconoscimenti tributati alla gamma dei prodotti Roner: dalle oltre 30 tipologie di grappe (anche invecchiate, vintage e riserve) ai distillati di frutta e vino (adoro la Williams, acquavite di pere abbinata al Gorgonzola, e la robusta Obstler, acquavite di mele perfetta per un fine pasto trionfale).
E poi c’è il Gin Z44 Limited Edition che sin dal suo debutto ha appassionato esperti ed estimatori con la sua anima forte e l’inconfondibile nota balsamica del cirmolo affiancato ora dall’estratto di fiori di erica. Una pianta quest’ultima che cresce rigogliosa nelle zone alpine: ricca di note floreali, asciutta e tonificante, si sposa al bouquet dello Z44 e agli altri 15 botanicals di questo gin, impreziosito così da ulteriori nuance del patrimonio alpino.
Clara Ippolito