
Etica e mercato possono essere coniugati con la valorizzazione dei prodotti e del territorio: questa la filosofia alla base di Natura Nuova, azienda che concilia allo stesso tempo le esigenze di chi coltiva la terra e del consumatore. Un’idea che prende corpo più di vent’anni fa a Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, grazie a Gabriele Longanesi, deus ex machina di un’impresa virtuosa cresciuta esponenzialmente negli anni.
Una visione illuminata di un mondo più buono, in cui a contare sono le buone prassi: a partire dalla selezione dei migliori prodotti italiani – spesso non conformi ai canoni della grande distribuzione per una questione di calibro non standardizzato o piccole imperfezioni – fino all’acquisizione di altre realtà simili e all’attenzione maniacale per l’alta qualità, condizione indispensabile che non indulge a compromessi.

A tutto questo vanno aggiunte la trasformazione “delicata” delle materie prime, l’incremento del biologico e il cuore green di una realtà sempre in prima linea per la riduzione dell’impatto ambientale, dai processi produttivi al packaging. Linee fondamentali che sono i presupposti di frullati, succhi e polpe di frutta, di gastronomia e bevande vegetali, biodessert, confetture, omogeneizzati e molto altro ancora. Perciò, Natura Nuova ha aderito alla campagna Spreco Zero (istituita dal Ministero dell’Ambiente nel 2014), partecipando attivamente alla VI Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare celebrata ieri.
Clara Ippolito