Dal 2005 La Giardiniera di Morgan ne ha fatta di strada: da quell’anno – quando nacque al Ristorante 5 Sensi di Malo (in provincia di Vicenza) per accompagnare un piatto a base di maialino – divenne così amata e richiesta dai clienti che ne venne creata una versione da asporto, prodotta in un apposito laboratorio. Poi, sarebbero venute le cinque varianti, accompagnate via via da altre delizie in agrodolce, edizioni limitate secondo stagionalità.

Adesso tocca alla nuova linea de I Sottaceti, tre ricette create per chi ama i gusti netti ed è alla ricerca di un sapore forte e pungente; prodotti con un comune denominatore, l’aceto, non mitigata dalla combinazione con lo zucchero e dalla sostituzione del sale, bensì dall’acqua di mare purificata ad uso alimentare, ricca di sali minerali e povera di sodio. L’Essenziale Sotto Aceto, L’Aromatico in olio e Le Cipolline in Rosa: questi i nomi delle inedite bontà volute da Morgan e sua moglie Luciana, che li hanno pensati per coloro che prediligono i sapori senza mezzi termini. “Un non agrodolce, in cui l’acqua di mare bilancia ed elargisce personalità, permettendo un gioco del gusto e dando alla verdura e agli ortaggi mille sfumature diverse”, chiarisce Morgan.

La prima ricetta custodisce in un bel vaso di vetro carote, peperoni rossi, peperoni gialli, finocchi, cipolline, foglie di cappero immerse nell’acqua di mare, nell’aceto di mele e nel succo d’uva concentrato: uno scrigno di sapidità da accostare a salumi di maiale un po’ grassi, carni bollite, cotechini e salumi cotti, ma anche sardine, acciughe e sgombri conservati o freschi. La seconda è, invece, composta oltre che da carote, peperoni rossi e gialli, finocchi, anche da sedano, sedano rapa, acqua di mare, succo d’uva concentrato, Aceto Balsamico di Modena IGP Giuseppe Giusti, olio extravergine di oliva e olio di semi di girasole, una commistione opulenta perfetta su salumi, carni bollite, acciughe e sgombro conservato. La terza, infine, assieme all’aceto di mele e all’aceto di frutti di bosco, dà vita a sapori curiosi degustabili in purezza per un aperitivo, ma ottimi anche per arricchire un’insalata; in compagnia di carni bianche, bollite o arrosto, di grigliate di carni di maiale, di tonno fresco o di formaggi erborinati poi fa volare i sensi.
E, cosa non da poco, per ogni confezione di Cipolline in Rosa venduta, una parte dell’incasso viene destinato al sostegno della Fondazione Veronesi e del suo progetto Pink is Good, dedicato alla prevenzione e allo studio dei tumori al seno, all’utero e alle ovaie. Delizie che fanno bene al palato e al cuore.
Clara Ippolito