Quando il caldo incalza, è necessario nutrirsi adeguatamente. Un valido aiuto per mangiar bene in estate (e non solo) viene dalla Medicina Tradizionale Cinese, che nel periodo estivo consiglia di evitare cibi e bevande fredde, preferendo piuttosto cose tiepide o a temperatura ambiente: per esempio, le tisane con fiori di sambuco o foglie di menta, il tè verde e il limone, tutti molto rinfrescanti.

Per la MTC, sarebbero ancora da evitare i crostacei e il pesce di fiume, l’aglio e la cipolla, l’alcool e il vino, perché apportano un eccessivo calore, dannoso per l’organismo nella bella stagione; lo stesso vale per le cotture alla griglia e al forno, che cedono al cibo un surplus di caldo, di cui non necessitiamo.
Ma, allora, ci si chiede, quali sono i cibi “ideali” verso cui orientarsi in estate? Intanto, sicuramente, quelli freschi ma non freddi, mentre per quanto riguarda il resto degli alimenti sono da preferire coniglio e anatra, miglio, orzo e grano integrale, latte di soia e tofu, pesce azzurro, vongole, seppie e calamari. Fra le verdure e la frutta vanno bene cavolo cinese, bietole, spinaci, sedani, zucchine, insalate, cetrioli e pomodori, mele, fragole, mirtilli, ananas, angurie, melone e banane.

E a proposito di dieta salutare si esprime chiaramente sull’argomento Marco Montagnani – maestro di filosofia taoista, autore di pubblicazioni di settore, nonché esperto di medicina tradizionale e dietetica cinese – che dice la sua su come mangiare per star bene nei mesi caldi. “L’alimentazione è il fulcro fondamentale per mantenere il giusto equilibrio”, spiega. “Quindi, per mitigare l’eccessivo calore delle temperature estive e consentire anche l’eliminazione dell’umidità nociva nel nostro corpo, si dovrebbe mangiare ciò di cui si necessità e non ciò che desidera la gola”. Perché uno degli errori più madornali in fatto di tavola, secondo Montagnani, è senza dubbio quello di ingurgitare qualsiasi cosa senza preoccuparsi troppo delle sue qualità organolettiche ed energetiche, e di conseguenza terapeutiche. Il che non significa rinunciare al piacere della tavola, dove si può mangiare tutto, ma solo avere l’accortezza di farlo nel momento e nel periodo giusto.
Clara Ippolito