SALSE PRONTE. DUE NUOVE NATE IN CASA DE RICA

Premessa: non amo le salse pronte. Tantomeno quelle di pomodoro. Preferisco preparare un buon sughetto con i pachino o i piennoli comprati al mercato bio dei contadini locali.
Mi piacciono spadellati o appena scottati e passati al setaccio: nella loro semplicità sono superlativi, perfetti per condire un buon piatto di pasta.

Salsa Pronta De Rica Datterino con Basilico

Dopo aver provato, però, le due nuove nate di casa De Rica, la Salsa Pronta Datterino con Basilico e quella con Verdure (350 g ciascuna, 1.50 €), mi sono dovuta ricredere. Ovviamente, parliamo di prodotti di una nota azienda, parte del gruppo Conserve Italia: in ogni caso il risultato all’assaggio non era per niente scontato.
Il protagonista di questa coppia di prodotti è il datterino rosso, noto per il suo inconfondibile sapore: di coloreintenso, ha un grado zuccherino elevatoe una buccia sottile con pochi semi, buonissimo da mangiare crudo ma perfetto anche per preparare dei sughi freschi e veloci.

Salsa Pronta De Rica Datterino con Verdure

Questo il profilo di un ortaggio che, nelle due novità di De Rica, è di origine italiana al 100%, proveniente da filiera controllata e certificata; nella Salsa Pronta con Basilico la percentuale di pomodoro è del 96%, il colore appare vivo, la consistenza densa quanto basta, il profumo assai gradevole grazie anche alla presenza del basilico (0,5%) della cipolla e dell’olio evo che insieme esaltano la dolcezza tipica del datterino, amplificandone il sapore. Nella Salsa Pronta con Verdure – che ha le stesse caratteristiche di provenienza e una percentuale di pomodoro pari al 93% – il colore vira verso un rosso leggermente aranciato, connotazione data dalle carote, ma anche dal sedano e dalla cipolla (presenti in tutto per il 5%); la consistenza è setosa e il sapore delicato.
Secondo me, è da provare con della pasta corta rigata o per arricchire altri piatti della tradizione mediterranea.

Clara Ippolito

www.derica.it

Credits De Rica

Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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