IL PANETTONE D’ESTATE. IN SICILIA SI MANGIA CON LA GRANITA AL PISTACCHIO

Vincenzo e Giulio, i due giovani fratelli della Pasticceria Bonfissuto di Canicattì (Agrigento), danno la ricetta del panettone assieme a quella della granita al pistacchio di Bronte. Certo con queste temperature è più semplice cimentarsi nel fare solo la seconda, ma se si vuole assaggiare l’accoppiata vincente con il dolce natalizio destagionalizzato si deve per forza andare in loco.
Magari qualcuno è già in vacanza nell’Isola e una capatina ci scappa, di certo è che quest’estate il  lievitato per eccellenza da loro è diventato il protagonista della colazione siciliana.
Le varianti sono due: una è la versione pandorata (una fetta senza canditi), alternativa alla classica brioche con il tuppo, servita in accompagnamento a una gamma di ben otto gusti di granita, al pistacchio, alla mandorla, al caffè, alla fragola, al mandarino, al limone, al cioccolato e al fico d’india, una vera goduria per il palato accaldato. L’altra è l’innovativa mattonella che comprende uno strato di panettone, ripieno di crema a piacere, tre gusti gelato a scelta, con un altro strato di panettone finale inscritto in una colata di cioccolato e granella. C’è davvero di che leccarsi i baffi.

Il gelato, la granitta al pistacchio e il panettone di Bonfissuto


I Bonfissuto, peraltro, non hanno fatto altro che continuare nel solco di un’iniziativa che fu già qualche anno fa di Davide Paolini, giornalista del Sole 24 Ore, che tentò di promuovere il consumo del panettone tutto l’anno, sganciandolo dalle sole feste natalizie, perché considerato l’unico, vero dolce nazionale.

Sul fronte del Pistacchio verde di Bronte (una varietà di pistacchio DOP, anche Presidio Slow Food), fate attenzione a fornirvi di quello a km zero, protagonista della campagna di crowdfunding a cui lo scorso anno aderirono 1.137 sostenitori contribuendo a raccogliere un totale di 64.639 euro, il che permise sin dall’inizio la reintegrazione di cinque alberi da pistacchio.

La granita al pistachio verde di Bronte

La colazione da Bonfissuto diventa così più sostenibile oltre che opulenta, perché composta da tante altre proposte: dalle veneziane da farcire al momento con la crema al pistacchio, ai gelati, ai trochetti, agli yogurt e waffle, la cui versione al pistacchio è sempre la più consigliata.

                                        GRANITA AL PISTACCHIO DI BRONTE

Ingredienti

200 g di Pistacchi di Bronte sgusciati

800 ml di acqua

200 g di zucchero semolato

Preparazione della Granita al Pistacchio di Bronte
Eliminate la pellicina viola che ricopre i pistacchi, scottandoli per qualche minuto in acqua bollente oppure tostandoli in una padella antiaderente senza alcun condimento. Sfregateli fra le dita in modo che la buccia venga via velocemente senza rovinare il frutto. Mettete i pistacchi in un mixer e azionate alla massima velocità per pochi secondi o fino a ottenere una crema.

Preparate uno sciroppo sciogliendo lo zucchero in un pentolino con l’acqua: appena è sciolto, spegnete il fuoco e unite la crema di pistacchi precedentemente realizzata. Mescolate e lasciate completamente raffreddare a temperatura ambiente. Versate il composto ottenuto all’interno della gelatiera e fate lavorare per 30 minuti; se non avete una gelatiera, versate il composto in un contenitore con coperchio e mettetelo nel congelatore. Mescolate di tanto in tanto per rompere i cristalli di ghiaccio. Vi consigliamo di prepararla il giorno precedente e frullarla per qualche minuto con il mixer prima di servirla per ottenere così una consistenza cremosa come quella del bar.

Clara Ippolito – Vincenzo e Giulio Bonfissuto

www.bonfissuto.com

Credits Pasticceria Bonfissuto

Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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