ITALIAN BLOOM ED ENGLISH ROSE. DUE SIDRI PER UN BRINDISI FUORI DAL COMUNE

Se avete voglia di uscire fuori dal solito seminato enologico durante queste feste, dal cenone della vigilia fino agli auguri di Capodanno, Italian Bloom ed English Rose di Sidro Vittoria fanno al caso vostro. Versatili e intriganti, non solo sono ideali per l’aperitivo e a tutto pasto, ma si prestano anche molto bene come originale dono da mettere sotto l’albero. Si tratta di due vini di mele prodotti artigianalmente con Metodo Classico nel cuore delle Dolomiti di Cadore, premiato il primo con il gradino più alto del podio nella categoria dei sidri frizzanti al World Cider Awards 2021.
Italian Bloom è un vino di mele Extra Dry dal sentore fruttato e floreale, con note di mela, pera e agrumi, a cui la prolungata permanenza sui lieviti ha donato la fragranza delle antiche varietà italiane utilizzate nella cuvée. Un’acidità fresca e vivace va a coronare il sapore fruttato e il gradevole retrogusto amaricante di questo sidro che è impreziosito da una morbida bollicina: da gustare come più vi aggrada, devo dire che io l’ho trovato strabiliante con un piatto di tortelli di coniglio e bacon croccante, seguito da una scaloppa di fegato grasso d’oca in agrodolce. Comunque, vedete un po’ voi, perché è perfetto su ogni pietanza.

Scaloppa di fegato grasso d’oca in agrodolce

English Rose, dal canto suo, complesso e sorprendente, sprigiona un’essenza aromatica straordinaria abbinata all’eleganza della rifermentazione in bottiglia con Metodo Classico: ottenuto anch’esso da antiche varietà italiane insieme a mele da sidro britanniche, si mostra di un giallo dorato con delicate nuance ambrate. Floreale e odoroso di frutta gialla si accompagna ad aromi terziari tipici delle varietà di frutti da sidro; la sua caleidoscopica complessità aromatica e la struttura tannica bilanciano una naturale acidità. Io l’ho bevuto in abbinamento con dei gamberoni grigliati, ma è da provare anche con del lardo di Colonnata o d’Arnad e dei formaggi di una certa levatura, come l’Asiago Dop Stravecchio.

Gamberoni grigliati

Tenete conto che il sidro, bevanda dai natali antichi, generalmente non supera gli 8°C ed è solitamente caratterizzato da un sapore frizzante e agrodolce: a credere in un progetto ambizioso che vede protagonista il sidro, Andrea Bonalberti e Andrea Concina, entrambi veneziani, che hanno deciso di diventarne produttori, mettendo a frutto gli studi e le diverse esperienze lavorative, anche presso sidrificatori inglesi. Grazie a loro oggi possiamo godere di due prodotti (ogni bottiglia costa 14,00 €) davvero strepitosi.

Clara Ippolito

Info: da acquistare su http://www.sidrovittoria.com/shop o nelle enoteche specializzate

Credits Studio Cru

Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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