LA PRIMA DELL’ALTA LANGA

Si prepara la nuova edizione de La Prima dell’Alta Langa, la grande degustazione di tutte le cuvée dei soci del Consorzio Alta Langa aperta a un pubblico di operatori professionali, buyer, enotecari, ristoratori, distributori, barman, giornalisti. Si svolgerà lunedì 6 giugno, a partire dalle 9.30 fino alle 18.30; la sede scelta è quella del Museo di Italdesign a Moncalieri (Torino), fra modelli di auto futuristiche, contemporanee, parte dell’heritage dell’azienda piemontese che, dal 1968, offre stile, progettazione, costruzione prototipale e di pre-serie a brand di tutto il mondo nei campi dell’automotive e del product design.

Più di 100 le etichette di Alta Langa in degustazione – tra vini bianchi, rosati, riserve, grandi formati, millesimi rari – per 40 diversi produttori che saranno presenti all’evento. Numeri che, rapportati alla prima edizione della manifestazione, nella primavera 2018, quando al Castello di Grinzane Cavour si riunirono gli allora 18 produttori del Consorzio per presentare le loro 40 cuvée, raccontano la veloce crescita e il consolidamento della denominazione delle “alte bollicine piemontesi”. Chi parteciperà alla kermesse quest’anno potrà vedere e provare in anteprima assoluta “Terra”, il nuovo, iconico calice istituzionale che verrà presentato proprio durante l’evento.

Nato dalla collaborazione con Italdesign intende rappresentare il giusto connubio tra funzione e aspetto, dove la forma conserva le prestazioni tecniche ma allo stesso tempo valica i canoni estetici tradizionali di un calice da vino. La fertile cooperazione era iniziata già dieci anni fa, nel 2012, quando fu presentato al pubblico il calice “Grande”, ideato da Giorgetto Giugiaro in esclusiva per il Consorzio Alta Langa. All’evento si potrà accedere soltanto tramite registrazione sul sito istituzionale del Consorzio.

Clara Ippolito

www.altalangadocg.comeventi@altalangadocg.com

Credits Consorzio Alta Langa

Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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