VITIGNOITALIA 2022. NAPOLI DIVENTA LA CAPITALE DEL VINO PER TRE GIORNI

Durante il prossimo fine settimana Napoli diventa la capitale del vino. Da domenica 5 giugno a martedì 7 giugno si terrà, infatti, la XVI edizione di VitignoItalia, il Salone dei Vini e dei Territori Vitivinicoli Italiani, manifestazione di riferimento a livello nazionale nell’ambito degli eventi legati al mondo del vino. Fitto il programma di incontri, degustazioni, presentazioni, workshop con cerimonia di presentazione e annullo filatelico, presenti 250 aziende provenienti dai più interessanti territori vitivinicoli nazionali. Un focus speciale sarà dedicato alla produzione partenopea. “La Campania del vino”, ha spiegato l’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, “sarà protagonista con oltre 200 etichette, in rappresentanza di 110 cantine regionali, espressione di molteplici microcosmi territoriali e di una filiera vitivinicola estremamente vivace e in costante crescita. Si tratta di un’opportunità straordinaria per rilanciare il settore a livello nazionale e internazionale, nel segno della direzione tracciata dal presidente De Luca e del programma per la valorizzazione del settore sviluppato con la Cabina di regia del vino”. Non a caso si sta lavorando sulla razionalizzazione delle denominazioni per mettere in risalto l’unicità delle produzioni consolidate e contemporaneamente avviare un’importante campagna di branding, anche al fine di sviluppare nuovi percorsi enoturistici in grado di coniugare la conoscenza dei sapori con quella dei luoghi di produzione, testimonianza di autenticità e bellezza.

Weinlover a VitignoItalia

Organizzato con il patrocinio del Comune di Napoli, in collaborazione con la Regione Campania, FEAMP, ICE, Camera di Commercio Avellino, Camera di Commercio Benevento, l’evento ospiterà 1500 etichette in assaggio per i visitatori che affolleranno i bellissimi spazi di Castel dell’Ovo, uno dei più importanti monumenti italiani, autentico simbolo della città. Appuntamento imperdibile per i winelover italiani, ma anche per quelli stranieri che ormai da diversi anni arrivano da vari Paesi: per loro oltre alla possibilità di degustare l’ampia selezione di vini delle cantine espositrici, ci sarà pure l’opportunità di partecipare agli incontri previsti da un calendario molto nutrito e interessante. Degustazioni che vedranno protagonisti vini e cantine che appartengono di diritto al gotha del panorama vitivinicolo: da Umani Ronchi e le sue magiche interpretazioni del Verdicchio dei Castelli di Jesi a Frescobaldi con una selezione di annate dell’iconico Tenuta Luce, fino a Marisa Cuomo con una straordinaria verticale e ai vini sperimentali presentati dai Feudi di San Gregorio.

Enoappassionati sulla terrazza di Castel dell’Ovo durante la manifestazione VitignoItalia

Un felice connubio, questo della XVI edizione di VitignoItalia, tra alcuni dei grandi nomi della viticoltura italiana e un’ampia selezione di territori ed etichette, modalità che conferma la sua natura di “contenitore” di assoluto livello. Ovviamente, la manifestazione vivrà di moltissimi momenti, non ultimo quello legato all’aspetto business che, soprattutto negli ultimi anni, è diventato una delle carte vincenti dell’evento partenopeo, come dimostra la presenza di un nutrito gruppo di buyers e giornalisti internazionali provenienti da Paesi in grado di esprimere mercati interessanti per il nostro comparto enologico (tra cui Inghilterra, Bosnia, Spagna, Ungheria, Croazia, Israele, Belgio, Francia, Svezia e Svizzera). Importante anche la conferma di partnership di prestigio. Perché la Campania ha ancora davanti a sé enormi potenzialità per far diventare il vino il proprio ambasciatore dell’unicità di un territorio unico nel mondo.

Clara Ippolito

http://www.vitignoitalia.it

Credits VitignoItalia

Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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