Al momento sono 27 le cantine italiane che si sono unite in corporazione sotto la sigla VAN, Vignaioli Artigiani Naturali. Lo scopo è quello di produrre vini nel pieno rispetto della vita della terra, delle piante e dell’uomo. Tutelare e proteggere le vigne e l’intero ecosistema: questo l’imperativo categorico oltre che la filosofia di base che ha visto nascere le prime associazioni VAN (ormai oltre dieci anni fa), cresciute poi attraverso la determinazione a comunicare, mediante il proprio operato, il significato della tradizione del territorio nell’espressione della propria cultura vitivinicola e alimentare. Peraltro, all’inizio di questo anno l’associazione si è ricostituita da capo con un nuovo statuto e un nuovo consiglio direttivo ponedosi ulteriori, importanti obiettivi da portare avanti, sempre nell’ottica della condivisione tra i soci e nel rispetto delle norme comuni. Regole fissate nella Carta degli Intenti, dove sono ben spiegati i motivi ispiratori e le linee guida da osservare perché il vino continui a essere quella risorsa alimentare corroborante e salutare che è stata nei secoli, per non vederlo ridotto a una sorta di bevanda che ne altera e corregge i costituenti.

A specificare il messaggio principale di questo manifesto è la presidente Maria Parrilla per la quale “dire che un vino è naturale significa prima di tutto rimandare a un concetto culturale, filosofico e spirituale che riguarda il rapporto tra uomo e natura“. “Difatti” – afferma – “nel vino l’espressione di questa relazione è la fermentazione spontanea, il momento di trasformazione naturale da mosto a vino, quando il lavoro in vigna cede il posto a quello in cantina, una fase in cui si può consegnare al vino tutta l’unicità dell’annata e del terroir”.

Per andare più nello specifico c’è da sottolineare che i vini naturali vengono realizzati senza protocolli definiti, dando spazio alla singola creatività: ed è proprio questa differenza di storia e cultura la vera ricchezza del prodotto, che si esprime nelle pratiche utili a favorire la vitalità dei terreni per lo sviluppo e la salute delle piante, senza interventi di forzatura e soprattutto astenendosi da qualsiasi azione che rechi danno all’equilibrio biologico del vigneto, secondo le pratiche in uso in agricoltura biologica e biodinamica. L’associazione ha in programma, nel corso dell’anno, alcune attività sul territorio, aperte al pubblico e agli operatori del settore, la prima delle quali è la fiera VAN a Roma, tre giorni di full immersion nell’esperienza del vino naturale presso gli spazi della Città dell’Altra Economia, il 5, 6 e 7 novembre prossimi.
Clara Ippolito
https://www.vignaioliartigianinaturali.it/
Credits VAN

