Il Bagna Cauda Day compie 10 anni, due lustri di un evento dedicato al tipico piatto piemontese dichiarato Patrimonio Unesco. Una ricetta che incarna le peculiarità di un bene immateriale dell’Umanità, pietanza popolare fulcro di un sistema gastronomico secolare che, partendo da una salsa calda di aglio, olio e acciughe, ideale per intingervi le verdure di stagione, è diventato un pilastro della cultura conviviale, perché espressione di sapori autentici senza divieti e ingredienti nascosti, adatto a ogni cultura e tradizione. L’importante traguardo si festeggerà quest’anno nei due fine settimana del 25, 26, 27 novembre e del 2, 3, 4 dicembre sulla scia dello slogan Bagna Cauda Mundial riportato sull’iconico bavagliolone 2022 disegnato dall’artista Carlotta Castelnovi. Obiettivo quello di ricordare che nei giorni in cui si svolgerà la kermesse si giocheranno i Mondiali di calcio in Quatar gli italiani, esclusi, si potranno consolare con la gustosa ricetta sabauda.

Sì, perché il Bagna Cauda Day – un appuntamento ironico e divertente, complesso e articolato, organizzato dal 2013 dall’Associazione culturale Astigiani – coinvolge molte migliaia di appassionati (nel 2021 sono stati ben ventimila) e si tiene ogni anno per festeggiare un rito della tavola collettivo. La formula vincente del gustoso happening non cambia, benché in quest’edizione ci siano alcune novità riguardanti le circa 150 cantine storiche, ristoranti, vinerie e associazioni dell’Astigiano, Monferrato, Langa, Roero, Torino coinvolti annualmente, affiancati da tanti altri locali anche oltralpe, da Berlino a New York, dal Costa Rica all’Argentina fino a Shangai e perfino a Tonga, isola nel Pacifico.

Una proposta gastronomica dunque che, partendo dal Piemonte, coinvolge, numerose realtà in tutto il mondo, dove quest’anno si potrà proporre la Bagna Sovrana, ovvero un menu completo con il piatto celebrato al centro accompagnato da altre portate. Inoltre, il Bagna Cauda Day è sostenibile, dal momento che l’intero evento è plastic free, con piatti, posate e bicchieri che rispettano l’ambiente, nonché benefico perché una parte degli utili saranno devoluti in opere di concreta solidarietà dall’Associazione Astigiani. Sono già online i primi 10mila posti a tavola. Meglio affrettarsi.
Clara Ippolito
Credits Franco Bello – Carlotta Castelnovi