PANE E OLIO … A TEATRO

Sarà il foyer dell’Auditorium della Conciliazione a Roma, a ospitare il 25, il 26 novembre e il 6 dicembre, Pane e Olio … a Teatro, un’iniziativa ideata e organizzata dall’associazione culturale Il Leone e le Cornucopie, con il contributo della Regione Lazio, per far conoscere e apprezzare alcuni prodotti di eccellenza tipici regionali. Tante le degustazioni gastronomiche dei prodotti tipici, ma anche alcune prelibatezze realizzate con il tocco dell’esperienza e della fantasia di due chef laziali specializzati nella cucina regionale: uno è Andrea Passeri, esperto e appassionato ricercatore di ingredienti tipici locali, abilissimo a combinare le materie prime delle tavole del passato con la cultura gastronomica dei giorni nostri; l’altro è Stefano Salvi, executive chef di eccezione e professionista, molto noto nell’universo della cucina del territorio. Entrambi ricchi di esperienza riguardanti le origini nonché la storia del pane e dell’olio nel Lazio, metteranno in atto le rispettive possibilità di combinazione in maniera magistrale con i migliori piatti della tradizione.

“Il progetto”, ha ricordato Tiziana Biscu, Presidente dell’Associazione Culturale Il Leone e Le Cornucopie, “ha anche una rilevante valenza sociale, avvalendosi della collaborazione dell’associazione di volontariato no profit Abili Oltre, la cui attività principale è costituita dall’inclusione lavorativa delle persone socialmente svantaggiate e diversamente abili”. Tra le aziende olearie rappresentate nella degustazione sarà presente, tra le altre, l’associazione Ulivi dell’Etruria, specializzata nel recupero degli olivi abbandonati che ha aderito a questo importante progetto sociale. Il 25 e il 26 novembre, infine, salirà sul palco Daniele Silvestri, mentre il 6 dicembre sarà la volta di Ornella Vanoni. L’ingresso è libero dalle 12.00 alle 16.00, riservato invece dalle 19.00 ai possessori dei biglietti dei concerti dell’Auditorium della Conciliazione.

Clara Ippolito

Credits Pane e Olio…A Teatro

Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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