
Il gelato è una cosa seria. E va fatto bene. Ma non sempre è così. Anzi. Ne girano moltissimi senza patria e senza famiglia, chiamati purtroppo artigianali, un termine abusato e svuotato ormai del suo vero significato.
Perciò, considerato anche che è uno dei prodotti tra i più amati dagli italiani, bisogna cercare di saperne di più. Di conoscerlo meglio. Solo così si può scegliere con cognizione di causa. A fare chiarezza e a informare in modo corretto, infatti, ci ha pensato, di recente, l’Università Tor Vergata di Roma, presentando un importante progetto di collaborazione con il Movimento Culturale dei Gelatieri per il Gelato sull’impiego di piante funzionali con tanto di degustazione del gelato prodotto e illustrazione del codice etico dei GxG. Si tratta di un’associazione culturale a carattere internazionale nata nel 2011 per difendere il vero gelato artigianale italiano oltre che per tutelare un’importante figura professionale quale quella del gelatiere, nonché il consumatore che va più che mai educato a un gusto consapevole.
Si tratta, insomma, di un gruppo di professionisti indipendenti, intenzionati a svolgere attività culturali, promozionali e sociali con l’obiettivo di instaurare un dialogo chiaro e trasparente tra i produttori di gelato artigianale di qualità e la propria clientela.

Passa, allora, anche dalla collaborazione accademica la nuova via del gelato che conduce dritto a un cono pieno di sapori e salute? Sembrerebbe proprio di sì, come ben dimostra un percorso interessante compreso in un programma più vasto di eventi a carattere nazionale, che ha già realizzato nel gennaio scorso una prima giornata formativa sull’analisi sensoriale del gelato presso il CNR di Bologna, con l’intento di formare i gelatieri sul tema dell’educazione alimentare, di modo che loro stessi siano veicolo di cultura e informazione corretta presso il proprio pubblico.
Già da tempo, peraltro, molti gelatieri appartenenti ai GxG hanno iniziato a usare ingredienti dalle proprietà funzionali e nutraceutiche nei propri gelati: ecco, quindi, l’importanza di poter certificare non solo l’ingrediente ma anche il processo produttivo, che deve far emergere al consumo finale le peculiarità di un gelato veramente artigianale oltre che sano.
Info: www.gelatieriperilgelato.com
Clara Ippolito