
Nelle vene di Luca Issa scorre il sangue egiziano del padre e quello italo-brasiliano della madre. Nato a Fontana di Trevi, eredita dal papà Houssam un talento naturale per la cucina: non a caso il genitore è uno dei primi arabi approdato a Roma, entrato giovanissimo a lavorare con i vecchi proprietari toscani di un locale che ancora oggi è lì, in Via del Lavatore. Forza di volontà, dedizione totale al lavoro e l’amore per la Città Eterna con tutta la sua gente, valgono a quest’immigrato di prima generazione la cittadinanza italiana conferitagli di persona dall’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini, assiduo frequentatore di quello che all’epoca si chiamava Er Buco.
Incontrata la donna della sua vita, rileva venticinque anni fa il locale; lavorando sodo e facendo tanti sacrifici, riesce a portare avanti l’attività che a un certo punto, però, diventa poco appagante. Così, nel 2015, entra in gioco suo figlio Luca che, dopo aver affiancato la famiglia, decide di prendere in mano il destino della pizzeria: all’interno c’è un forno a legna centenario (risalente al 1916), che garantisce una cottura ideale, un pezzo da novanta, perla rara in una zona frequentata da tanti turisti in cerca di cibo mordi e fuggi.

Ma Luca vuole un’altra cosa e non vuole andar via da lì, dal Rione Trevi, dove è venuto al mondo: vuole riqualificare il posto e farlo diventare una pizzeria con cucina gourmet. Una bella sfida, senza dubbio. Allora ricerca, studia, impara, si informa sul meglio che c’è in fatto di ingredienti e sapori. Finalmente, dopo tanto impegno, rifà il menu, reimposta il locale e seleziona il top del food made in Italy.
“Il primo cambiamento importante deciso è stato quello di rifare la ricetta dell’impasto per avvicinarmi sempre più alla mia idea di pizza”, racconta. “Volevo proporre, per intenderci, qualcosa che si avvicinasse alla scuola napoletana, con cornicione pronunciato e leggera maculatura”, spiega, “ma senza rinunciare alla croccantezza tipica della pizza romana”.

Facile non è stato di certo, ma con tenacia e determinazione questo giovane talentuoso ha affrontato un percorso duro fatto di sperimentazione, di prove ed errori, ma anche di illuminanti chiacchierate con uno dei più preparati panificatori italiani, Pierluigi Roscioli, conosciuto grazie a un suo carissimo amico. Insomma, gli ingredienti del successo al Piccolo Buco ci sono davvero tutti. Andate ad assaggiare le sue pizze con tutto il resto del nutrito menu e poi mi saprete dire.
Clara Ippolito
Credits: Pizzeria Piccolo Buco
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