
Si fa presto a dire tartufo, specialmente se con una sola parola si intende un universo sovente popolato di prodotti senza patria e senza famiglia. Meno male che a fare la differenza ci sono aziende come quella di Stefania Calugi, toscana verace, di Castelfiorentino, erede dell’esperienza di tre generazioni di tartufai. Una donna appassionata che, sin dalla fondazione dell’azienda, risalente al 1987, ha scritto passo passo la sua storia.
A confermarlo le date che vedono la nascita del primo laboratorio nel 1988 con le relative icone del marchio, dai paté di tartufo bianco, nero e bianchetto fino al burro al tartufo, dall’olio aromatizzato al tartufo bianco fino alla crema tartufata con base champignon e carciofi sott’olio: ricette con le quali la Calugi è riuscita a coniugare la tradizione toscana con un gusto più contemporaneo.

Il ’92 è l’anno di un secondo laboratorio, più grande, sempre in Val d’Elsa, ma in una sede diversa; segue il lancio di uno dei best-seller di gamma, l’Affettato di tartufo, poi arriva la melata con tartufo bianco oltre che l’ampliamento del comparto funghi porcini. Gli anni Duemila sono, invece, quelli dell’espansione estera dell’azienda e dell’arrivo di Jurij Marchetti che, dal 2010, affianca Stefania nella divulgazione di tanti prodotti eccellenti.
Questa la cronistoria di una realtà toscana di pregio oggi forte di oltre 150 referenze, suddivise in tre linee: quella Classica (con un’ampia varietà di prodotti a
base di tartufo, funghi, verdure e altri frutti della terra), la Linea Chef, concepita per supportare le esigenze dei professionisti dei fornelli, e la Bio (con prodotti certificati), di recente arricchita da una collezione vegan.

Un paio di anni fa la svolta gluten free: una scelta dettata da una grande attenzione alla salute, che porta alla decisione storica per cui l’intera gamma di prodotti aziendali diventa priva di glutine. Per parte mia, ho molto apprezzato la Preziosa e il Burro, entrambe bontà al tartufo bianco, delizie che fanno il paio con il Tartufo estivo Affettato e la Confettura extra di fichi, ovviamente al tartufo. Altra chicca di un’antologia di sapori tutti da scoprire.
Clara Ippolito
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