DAVIDE PALLUDA. UN PAESAGGIO IN UN CUOCO DEL ROERO

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La cover del libro Davide Palluda. Un paesaggio in un cuoco del Roero

Può una terra farsi uomo e diventare cuoco? Può un paesaggio incarnarsi in piatti che raccontano al cuore, prim’ancora che al palato, non una ma millanta storie? La risposta affermativa sorge spontanea se si parla di Davide Palluda, stellato patron del ristorante All’Enoteca di Canale, piccolo centro della provincia di Cuneo: pochi fronzoli e tanta sostanza, passato e presente gastronomico amalgamati in una cucina sempre in fieri, che non dimentica mai la tradizione pur essendo abbondantemente impregnata di modernità. Chiamatela se volete filosofia culinaria, anche se di metafisico a tavola non arriva niente, anzi.

Davide Palluda nel suo ristorante stellato All'Enoteca
Davide Palluda nel suo ristorante stellato All’Enoteca

Perché, da quando ebbi modo di farmi spiegare la sua idea di cucina, la materia prima autoctona è rimasta la protagonista concreta e assoluta delle sue pietanze; sapori inscritti in un menu privo di voli pindarici, dove i prodotti del Roero intrecciano intellegibili rime del gusto con tutti gli altri ingredienti.

Piccione e Pane: una delle esclusive ricette di Davide Palluda
Piccione e Pane: una delle esclusive ricette di Davide Palluda

Cibi, paesaggi, storia e cultura: di questo e molto altro si parla nel libro Davide Palluda. Un paesaggio in un cuoco del Roero, ritratto di uno chef che ha fatto del proprio territorio la sua fonte di ispirazione culinaria. Il volume (pagg. 119, 15,00 €), fresco di stampa, è fatto non solo di parole (pure quelle del protagonista), ma anche di bellissime immagini e piatti fuori del comune. Pubblicato da Sorì Edizioni, per la collana I saperi del fare. Uomini e luoghi nei paesaggi viticoli di Langhe-Roero, è stato ideato da Luciano Bertello che ha condiviso la stesura dei testi con Marco Giacosa e Giovanni Tesio. Tanti gli altri contributi, tra cui quello di Luciana Littizzetto.

Clara Ippolito

Info: lbertello@virgilio.it

Credits: Tino Gerbaldo

 

Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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