EXTRA BRUT O DEMI-SEC? COMUNQUE È CHAMPAGNE DEUTZ

Champagne Deutz Extra Brut
Champagne Deutz Extra Brut

L’Extra Brut ha una bassa quantità di zucchero, quindi è uno champagne secco, il Demi-Sec invece ne ha di più, perciò è ideale per accompagnare dolci e dessert. Entrambi prodotti dall’antica maison francese Deutz, il primo nasce da un perfetto equilibrio tra Pinot Nero, Pinot Meunier e Chardonnay, provenienti solo da Grand Cru o Premier Cru con aggiunta di vini di riserva.
Il segreto, però, è il basso dosaggio, solo 3 grammi di zucchero per litro, cosa che lo rende meravigliosamente minerale, dotandolo di un superbo senso di freschezza e vivacità.
Ideale – manco a dirlo – come aperitivo o in abbinamento a degli spiedini di gamberi e verdure oppure a un carpaccio di spada, gli fa eco il secondo champagne con i suoi 44 grammi di zucchero per litro, altro modo di esprimere i tre vitigni succitati, portatori di uve eccellenti oltre a una quota di vini di riserva (fino al 40%), garanzia di costanza qualitativa nel tempo. Il che si traduce in rotondità, ricchezza, opulenza e lunga durata.

Magnifico se sposato a dessert quali una torta di mele o delle pesche caramellate, può essere anche un abbinamento originale con cibi esotici come il sushi o il brasato di maiale alla salsa di soia, il foie gras e tanti altri piatti raffinati. Insomma, due chicche della tavola, entrambi importati e distribuiti in esclusiva per l’Italia da D&C (www.dec.it). A voi l’ardua scelta.

 

 

Clara Ippolito

 

Credits Champagne Deutz

Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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