
“Dell’Indico Orïente/ Domator glorïoso, il Dio del Vino/ Fermato avea l’allegro suo soggiorno/ ai colli etruschi intorno”. Così scrive Francesco Redi, letterato e medico aretino autore del Bacco in Toscana, titolo di un’opera famosa preso in prestito per dire come, grazie al Movimento Turismo del Vino Toscana, sabato 26 e domenica 27 maggio si darà inizio alle danze inebrianti di Cantine Aperte 2018. Quelle che animeranno tutta la regione con visite a molte delle cento case vinicole (tante aderiscono a quest’ente no profit) aperte per l’occasione a tutti i wine lover; cultori della materia che saranno guidati alla scoperta di liquidi tesori custoditi nelle botti e nelle bottiglie, ma anche all’ammirazione di bellezze artistiche e paesaggistiche, “totalmente immersi nel contesto in cui il celeberrimo vino toscano viene prodotto”, come ha detto la presidente del MTV Violante Gardini.

“Gustiamo il buono e il bello della Toscana, questo sarà il filo conduttore che legherà molti beni preziosi aziendali, eletti a bellezze da assaporare con la vista”, ha specificato la Gardini: basti pensare alla Botte a uovo in legno, alla Grande Trebbia di Fermo, ma anche agli alberi secolari, alle degustazioni sulla terrazza da cui si affacciava la Monna Lisa di Leonardo, alla proiezione a 360° in immersive room de Le Stagioni della Vite da Antinori Chianti Classico di San Casciano Val di Pesa oppure alla famosissima cantina in Maremma di Renzo Piano, costruita a Rocca di Frassinello.

Una delle innumerevoli esaltazioni del vero bello toscano, gioiello architettonico tra le tantissime preziose perle artistiche offerte dal Movimento Turismo del Vino Toscana nelle province di Firenze, Siena, Montalcino, Montepulciano, Grosseto, Arezzo, Pisa, Lucca, Prato e Pistoia. Territori felici che offriranno ai seguaci di Dioniso accanto al buono anche il bello della Toscana. Un appuntamento da non mancare a portata di calice.
Clara Ippolito
Credits MTV