La Coviglia al caffè è un dessert freddo napoletano monogusto, un tempo servito usando dei bicchierini, appunto le cuviglie, contenitori d’epoca molto adatti per le spume dolci da mantenere al freddo. La parola è stata fatta risalire dagli studiosi allo spagnolo cubillo (diminutivo di cubo), un recipiente a sezione rotonda di metallo o di legno, impiegato per contenere dei liquidi destinati a essere raffreddati. Oggi la Coviglia è servita generalmente in coppe di alluminio oppure in bicchierini di plastica: la descrivono Vincenzo Corrado (cuoco e gastronomo napoletano vissuto a cavallo del ‘700 e dell’800) e la scrittrice-giornalista Matilde Serao nel suo romanzo Il paese di Cuccagna (1891). La ricetta è quella del Gran Caffè Gambrinus di Napoli.


Ingredienti per 8 pezzi:
- 100 g di albume
- 100 g di zucchero
- 30 g di zucchero a velo
- 180 ml di panna liquida da pasticceria
- 1 tazzina di caffè
Preparazione della Coviglia al caffè
Prendete l’albume d’uovo e lo zucchero, versateli in una ciotola e frullate per tre minuti fino a creare una mousse. Con la panna liquida e lo zucchero a velo fate la stessa cosa. Amalgamate i due composti con un cucchiaio di legno, dopo aver aggiunto il caffè. Versate nei bicchierini e fate riposare in freezer per tre ore.

Clara Ippolito