LA MERENDA IN TOSCANA SI FA IN VIGNA

Bottiglia di vino e paniere con tante golosità
Bottiglia di vino e paniere con tante golosità

Torna per tutto settembre il grande appuntamento per scoprire l’arte del vendemmiare: Cantine Aperte in Vendemmia, evento promosso dal Movimento Turismo del Vino Toscana quest’anno, infatti, apre di nuovo le porte di decine di aziende sparse nella regione per far conoscere da vicino un vero e proprio rito come quello della raccolta dell’uva. Un momento strettamente legato alle merende regionali, dalla fettunta al pane sciapo con il prosciutto crudo toscano o con i salumi e pecorino, immancabile ovviamente pane, vino e zucchero, il dolce dei poveri, oltre che il bicchiere di vino. Che deve essere presente per brindare al lavoro di un anno, soprattutto in un momento in cui in vigna si ritrovano insieme gli appassionati, i lavoratori e i proprietari, tutti con l’obiettivo di portare a casa “un’ottima annata”. “La vendemmia è una festa, la gente è allegra, il lavoro di tutto l’anno raggiunge l’apice”, ha commentato il Presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana, Violante Gardini. “Vogliamo dare, perciò, la possibilità a tutti gli enoamatori di vivere con noi produttori vinicoli questo momento magico”. Il tema della merenda, peraltro, non è una scelta casuale, visto che Cantine Aperte in Vendemmia rientra tra le attività ufficiali dell’Anno del Cibo Italiano.

Violante Gardini, Presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana
Violante Gardini, Presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana

Dalla sveglia al mattino presto, per partecipare attivamente alla vendemmia, alla visita in cantina di fermentazione, osservando le operazioni di selezione degli acini e i rimontaggi, fino al tradizionale pranzo dei vendemmiatori, dai più piccoli ai grandi esperti saranno invitati in cantina per assaggiare il mosto.
Sono previste, inoltre, tante attività per le famiglie, durante le quali anche i più piccini potranno per un giorno immergersi nella natura. Insomma, sarà un modo divertente per conoscere le cantine tra tini in fermento, botti e filari che, in questo particolare periodo, si animano di persone in una vera e propria festa.

Clara Ippolito

www.mtvtoscana.com

Credits: Movimento Turismo Toscana

Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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