L’OLIO EXTRAVERGINE INTINI IN EDIZIONE TASCABILE

L’olio extravergine Intini è uno tra i più premiati al mondo per via della sua altissima qualità, per il gusto e le proprietà salutistiche. Merito di un territorio e di cultivar straordinarie, oltre che della tenace fede nella biodiversità autoctona dell’illuminato Pietro Intini, deus ex machina di un’azienda familiare incastonata tra le lievi colline di Alberobello.
Artefice già in tempi non sospetti di una vera e propria rivoluzione, ha saputo coniugare la tradizionalità dei metodi di raccolta della materia prima – lontani dai moderni processi di meccanizzazione – con un’avanguardistica tecnologia applicata all’interno del frantoio.
 Non a caso, si tratta di uno dei pochi in Italia a poter vantare la coesistenza di quattro sistemi di frangitura e di diversi metodi di gramolazione, scelti in base alle annate, alle cultivar e al loro grado di maturazione.

Confezioni regalo degli Oli Intini
Confezioni regalo degli Oli Intini

Già precursore nell’uso di tappi antirabocco, del vetro scuro e dell’imbottigliamento sottovuoto, dalla sua fervida intraprendenza sono nate di recente delle mini bottiglie da 100 ml, edizioni tascabili perfette per chi non vuole rinunciare al piacere degli oli Intini in ufficio, in viaggio o anche in vacanza.
Piccole, buone e pure belle, queste preziosità prêt-à-porter sono disponibili anche in versione regalo, come d’altronde le consorelle da 250 e 500 ml.

Clara Ippolito

www.oliointini.it

Credits: Azienda Olio Intini

 

Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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