L’olio extravergine Intini è uno tra i più premiati al mondo per via della sua altissima qualità, per il gusto e le proprietà salutistiche. Merito di un territorio e di cultivar straordinarie, oltre che della tenace fede nella biodiversità autoctona dell’illuminato Pietro Intini, deus ex machina di un’azienda familiare incastonata tra le lievi colline di Alberobello.
Artefice già in tempi non sospetti di una vera e propria rivoluzione, ha saputo coniugare la tradizionalità dei metodi di raccolta della materia prima – lontani dai moderni processi di meccanizzazione – con un’avanguardistica tecnologia applicata all’interno del frantoio.
Non a caso, si tratta di uno dei pochi in Italia a poter vantare la coesistenza di quattro sistemi di frangitura e di diversi metodi di gramolazione, scelti in base alle annate, alle cultivar e al loro grado di maturazione.

Già precursore nell’uso di tappi antirabocco, del vetro scuro e dell’imbottigliamento sottovuoto, dalla sua fervida intraprendenza sono nate di recente delle mini bottiglie da 100 ml, edizioni tascabili perfette per chi non vuole rinunciare al piacere degli oli Intini in ufficio, in viaggio o anche in vacanza.
Piccole, buone e pure belle, queste preziosità prêt-à-porter sono disponibili anche in versione regalo, come d’altronde le consorelle da 250 e 500 ml.
Clara Ippolito
Credits: Azienda Olio Intini