
Cinque ettari di terreno vulcanico dedicati alla produzione di uve di qualità possono bastare per descrivere una piccola azienda agricola a conduzione familiare, che sorge su uno degli appezzamenti istituiti dall’Opera Nazionale Combattenti, per l’esattezza il Podere O.N.C. 2747, indicazione riportata in etichetta.
Correva l’anno 1926, infatti, quando nella zona di Aprilia (dove ha sede la casa vinicola di Marco Vinicio Buresta) furono avviati i lavori di bonifica che, nel corso di circa un decennio, prosciugarono e disboscarono le paludi.
Grande l’attenzione di questo viticultore al territorio, espressa dalla scelta di incidere con un basso impatto ambientale sia sulla coltivazione sia sull’imbottigliamento; peraltro, dopo tante prove fatte nel tempo, il produttore è arrivato a capire che sui suoi terreni potevano crescere rigogliosi i vitigni caratteristici locali, ma anche quelli di origini diverse.

Non a caso, le referenze della cantina contemplano vini dai sapori tipici e decisi, propri dell’area dei Castelli Romani, nettari che comprendono anche quelli fruttati e intensi che risentono delle ibridazioni con le colture del Nord Italia. A partire dalla Malvasia di Candia e il Trebbiano Toscano (vinificati assieme nei banchi) o dal Montepulciano (in purezza) per arrivare allo Shiraz e al Sauvignon (monovitigni100%).
Tutte le bottiglie si chiamano Brigante: a me è piaciuto in particolare il Rosso Lazio 2017 (un Montepulciano di 13%vol), nel calice di un bel rosso rubino, odoroso di frutti rossi, al palato bello asciutto: bevuto per accompagnare delle tagliatelle al ragù e un abbacchio in umido è risultato perfetto. Così come l’Intrigo … IGP Lazio 2017 (13% vol), frutto di un blend di uve bianche, che danno un vino giallo paglierino con sfumature verdine, morbido ma intenso in bocca, una vera goduria con degli spaghetti alla bottarga corredati da carnosi gamberi grigliati. Per ora la vetrina principale dell’azienda è la pagina Facebook, AziendaAgricolaBurestaMarcoVinicio, perché il sito è in ristrutturazione.
Clara Ippolito