
Manca poco al Bagna Cauda Day 2018: tra una manciata di giorni, infatti, in contemporanea tra Asti, Piemonte e una buona parte del resto del mondo si accenderanno oltre 15mila fujòt (caratteristico tegame in terracotta smaltata o porcellana), che spargeranno nell’aria un certo qual odore d’aglio. Si parte il 23 per arrivare al 25 novembre, quando migliaia di bagnacaudisti potranno intonare la canzone “Quel mazzolin di cardi/ che vien dalla campagna/ e bada ben che qui si bagna”, parafrasi di una celebre canzone montana ironicamente rivisitata da Massimo Ricci, l’artista nicese autore dei bavaglioloni del Bagna Cauda Day 2018.
L’evento, organizzato dall’Associazione Astigiani e giunto alla sua VI edizione, si preannuncia con sorprese e novità: come, per esempio, il fatto che la kermesse sia arrivata fino in Russia e in Perù grazie ad astigiani che hanno proposto la partecipazione a rinomati ristoranti italiani e non che vanno ad aggiungersi alla nutrita pattuglia internazionale già presente.
In Italia anche l’Associazione Piemontesi a Roma ha voluto far combaciare la sua festa d’autunno con il Bagna Cauda Day 2018, celebrandolo nel salone d’onore di un prestigioso hotel-ristorante sull’Aurelia Antica. E i numeri sono sempre più imponenti: 151 i locali dell’Astigiano, del resto del Piemonte e all’estero che, con più di 15mila posti a tavola, daranno vita alla più grande Bagna Cauda collettiva e contemporanea al mondo. Alla formula quest’anno, peraltro, si potrà aggiungere, eventualmente, anche un “finale in gloria con tartufo”.

Inoltre, in tutti i locali, ristoranti, cantine storiche aderenti la bagna cauda darà diritto ad avere, oltre al bavagliolone d’autore, anche il Vademecum di 80 pagine edito da Astigiani con ricette, storia e testimonianze. Altra novità di quest’anno è il coinvolgimento delle scuole con l’iniziativa Bagna Cauda alla lavagna. Le migliori ricerche saranno premiate da Astigiani domenica 25 novembre (ore 17) a palazzo Ottolenghi, nell’ambito della cerimonia di consegna del premio “Testa d’aj”, che va quest’anno a Padre Enzo Bianchi, fondatore e già priore della comunità di Bose che ha dedicato pagine intense anche alla bagna cauda nel volume “Il pane di ieri”.
Ogni locale ha una sua pagina con indicazioni della tipologia di bagna cauda proposta, descrizione del luogo, foto e video; i bagnacaudisti sono inviati a partecipare, quindi, al contest su Instagram, sponsorizzato dal Consorzio della Barbera d’Asti e vini del Monferrato con vari hashtag (#BagnaCaudaDay2018, #barberadasti, #siamotuttinellabagna, #barberakiss). Ai dieci scatti giudicati più significativi andrà una cantinetta di vini astigiani del Consorzio.
Clara Ippolito
Prenotazioni sul sito www.bagnacaudaday.it