
È in corso a Imola fino al 25 novembre la kermesse Il Baccanale 2018, evento importante che in quest’edizione avrà come tema centrale l’Italia del latte, l’oro bianco nostrano illustrato dal tratto poetico dell’artista argentino Fabian Negrin. Affollata di degustazioni, laboratori e menù dedicati alle eccellenze della tavola, è una rassegna enogastronomica e culturale nata negli anni ’80, che dal 1995 ha come elemento distintivo l’abbinamento originale e creativo di cultura del cibo e dell’enogastronomia.

Il 2018 è, peraltro, l’anno nazionale del cibo italiano, patrimonio del nostro Paese apprezzato nel mondo: quindi, conoscere le virtù e le caratteristiche del latte, le molteplici modalità d’uso dell’alimento primario dell’uomo, simbolo di vita, abbondanza, fertilità e potere nutritivo, è cosa più che mai opportuna. Il latte, inoltre, è anche un ingrediente fondamentale in cucina per ottenere cotture delicate, salse, ma anche ricette dolci e salate. Da sempre conservato attraverso i processi di trasformazione artigianale o industriale dei formaggi (sono oltre 400 i tipi censiti), il Baccanale non manca di valorizzarli e promuoverne la bontà.

La manifestazione, attenta ai temi della cultura della tavola come strumento di lettura, conoscenza e promozione del territorio e del suo patrimonio enogastronomico, è affiancata da una cinquantina di ristoranti di Imola e dintorni che offrono menu tematici durante tutta l’iniziativa.
Confermate per il Baccanale 2018 le rassegne d’eccellenza di prodotti – dai salumi ai vini del territorio (con banchi d’assaggio) fino all’olio d’oliva (IX edizione di Olimola) – nonché i mercati curati dall’Assessorato all’Agricoltura del Comune di Imola.
Il Baccanale, da sempre legato alla sostenibilità e alla riduzione degli sprechi alimentari, rilancia anche quest’anno lo slogan “Avanzi zero: porta a casa tutto ciò che non hai finito di mangiare”, permettendo agli avventori delle cene di poter portare via gli eventuali resti di cibo non consumati nei locali.
Clara Ippolito
Credits: Isolapress/Imola, Fabian Negrin