
La ProWein è una delle più importanti fiere del mondo nel settore dei vini e dei distillati: una kermesse dal cuore francese, in quanto la prima edizione si chiamava Provins, nome ispirato da una piccola fiera di vini d’oltralpe.
Correva il 1994, quando il 23 e 24 febbraio, a Düsseldorf arrivarono 321 espositori provenienti da 8 diversi Paesi, compresa l’Italia: oggi, dopo ben 5 lustri, la ProWein festeggia il suo 25° compleanno, celebrando un percorso disseminato di successi e richiamando in Germania, dal 17 al 19 marzo, un pubblico specializzato nei settori dell’enologia e della gastronomia.
Organizzata dall’ente fieristico Messe Düsseldorf, negli anni la ProWein è stata esportata in Cina, a Shanghai, poi a Singapore e Hong Kong; nell’edizione 2019 l’Italia (cresciuta di quasi 60 volte dal 1994, passando dai 29 produttori presenti all’epoca ai 1.736 del 2018) sarà nei padiglioni 15 e 16 con tantissimi espositori provenienti da tutti i principali territori del vino peninsulare, confermando così la propria posizione di leadership.

Obiettivo dei produttori presenti, ovviamente, quello di consolidare ulteriormente il brand Italia e le sue peculiarità non soltanto in Germania – dove il nostro Paese copre il 36% del totale import – ma anche nel resto d’Europa e soprattutto in Asia, target privilegiato del big player fieristico teutonico che, dopo la Cina, ora guarda anche all’India.
Tantissime le iniziative di quest’anno, ben oltre 500, che animeranno i dieci padiglioni della fiera con degustazioni guidate, masterclass e incontri; ad arricchire il tutto anche gli eventi serali targati ProWein goes City che si svolgeranno in 60 location sparse in tutta Düsseldorf.
Clara Ippolito