Il RISOTTO AL POMODORO DUEMILASEDICI DI ANDREA VIOLA

Cult dello chef Andrea Viola del ristorante Il San Giorgio a Roma, il Risotto al pomodoro duemilasedici è un piatto della memoria che esalta il ricordo di un rito che fa parte del Dna di molti buongustai. Pietanza profumata e gustosa, è facile da preparare e soddisfa i palati più disparati ed esigenti. La ricetta è stata “modernizzata”, anche nella sua presentazione: diffonderne la preparazione è un modo per lo chef di condividere il proprio background gastronomico con tutti i gourmet che apprezzano i sapori di una volta resi più attuali.

 

Ingredienti per 4 persone

  • 3 kg di pomodori San Marzano
  • olio evo
  • 280 g di riso Carnaroli
  • 10 g di amido di riso
  • basilico fresco

Preparazione

Il risotto al pomodoro duemilasedici di Andrea Viola
Il risotto al pomodoro duemilasedici di Andrea Viola

Lavate, tagliate grossolanamente e frullate brevemente i pomodori (lasciatene un paio per guarnire), quindi avvolgeteli in un panno di lino o cotone fitto e lasciateli scolare per una notte in frigorifero. Utilizzate l’acqua di vegetazione così ottenuta per cuocere il risotto, come se fosse un normale brodo vegetale. La polpa residua del pomodoro va, invece, frullata insieme all’amido di riso, quindi stesa sottilmente su fogli di carta da forno e infornata a 80°C per 10 minuti. Lasciate raffreddare e prelevate la pellicola di pomodoro così ottenuta per adagiarla sul piatto: arricciatela ai bordi per formare un “cestino” e riempitela con il risotto. Rifinite il piatto con i pomodori tenuti da parte, precedentemente cotti in forno per 20 minuti a 150°C con olio, sale e pepe.

Clara Ippolito – Andrea Viola

www.ilsangiorgioaroma.it

Credits: Ristorante Il San Giorgio a Roma

Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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