LA CITTÀ DELLA PIZZA 2019

Oltre cento proposte in menu possono bastare a raccontare la pizza, uno degli emblemi gastronomici italiani più amati al mondo: questo è quanto faranno a Roma (dal 12 al 14 aprile) i migliori pizzaioli del Bel Paese durante l’evento La Città della Pizza 2019. Oltre sessanta professionisti della ‘tonda’ per una golosa kermesse giunta alla sua III edizione (organizzata da Vinòforum in collaborazione con Ferrarelle), una manifestazione ricca di sapori e aromi provenienti da ogni angolo della Penisola, popolata anche da chef e personalità del settore che avrà luogo negli oltre 5.000 mq di Ragusa Off (Via Tuscolana, 179).

Il taglio di una golosa “tonda”
Il taglio di una golosa “tonda”

In prima fila le cosiddette case, temporary pizzerie suddivise nelle categorie “Napoletana”, “All’italiana”, “A degustazione”, “Romana”, “Al taglio” e “Fritta”, alle quali va aggiunto lo spazio dedicato ai “Fritti all’italiana”, per un quadro generale di dodici postazioni giornaliere. Non mancherà, a grande richiesta, un’area riservata al “Gluten Free”.

Due pizze diversamente condite
Due pizze diversamente condite

Nel menu di ogni pizzeria ci saranno di sicuro una margherita o una marinara, un cavallo di battaglia e una special edition create apposta per l’occasione, in totale un centinaio di pizze differenti. Si andrà, dunque, dai classici intramontabili a proposte più estrose, come, solo per fare alcuni esempi, la Dolce Forte (con impasto al cacao, cinghiale sfilettato, lardo di Cinta Senese, pecorino stagionato in fiocchi, olive nere al forno e olio evo), l’Irpina (con cipolla ramata di Montoro, pancetta croccante, fior di latte, Castagna di Montella IGP, patata di Trevico, lardo, basilico e olio evo) o la Verdicchio e Ciauscolo (con ciauscolo croccante, crema di Verdicchio, fior di latte e julienne di porri). Tra i fritti, immancabili i supplì, le crocchette, le arancine, le frittatine di pasta e tante altre golose creazioni. Innumerevoli le possibilità di abbinamento, da scegliere tra le diverse etichette di birre artigianali Baladin e i vini biologici marchigiani dell’Azienda Vitivinicola Ciù Ciù; su prenotazione gli appuntamenti dei “Maestri in Cucina Ferrarelle”, pranzi e cene a quattro o sei mani che vedranno al forno e ai fornelli dei maestri pizzaioli insieme ad alcuni grandi chef, incontri resi esclusivi dagli abbinamenti con lo Champagne Rosé Ruinart, la più antica Maison de Champagne che ci sia.

I fritti a La Città della Pizza
I fritti a La Città della Pizza

Non mancheranno laboratori e workshop dedicati rispettivamente ad appassionati e addetti ai lavori, che spazieranno in lungo e in largo nell’universo pizza, ma anche i Kids Lab dedicati ai bambini dai 4 ai 12 anni, nonché un’area riservata alle “Materie prime”, con focus sui principali ingredienti della pizza.
Clara Ippolito

www.lacittadellapizza.it

Credits: La Città della Pizza

Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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