
A Campo Marzio, uno dei rioni più antichi di Roma, c’è un raffinato luxury hotel, un cinque stelle incastonato come una gemma in un’ala di Palazzo Borghese. Si chiama Vilòn, in ebraico ‘velo’ e nella kabala ‘passaggio obbligato’: un nome più che mai adatto a un luogo colmo di fascino e mistero.
Proprietà di una Holding, la Wellingthon Polo Fashion, le diciotto camere e le suite regalano agli ospiti un soggiorno principesco, con tanto di ristorante, Adelaide (intitolato alla principessa moglie di Scipione Borghese): tavola dalla grande personalità, aperta al pubblico esterno sin dalla prima colazione, incipit di giornata gourmet che fa la differenza nell’alta hôtellerie.
Merito dello chef Gabriele Muro, giovane di acclarata e prestigiosa formazione, approdato qui all’ennesima esperienza come “cuoco di casa”, nell’accezione antica del termine, nel senso che alla cucina si dedicano ore e ore per cui al patron si possono chiedere anche piatti del cuore della tradizione partenopea cui appartiene (quella dei monzù), affiancati da pietanze frutto dell’estro e del gusto più contemporaneo.


E poi per chiudere in bellezza il pranzo o la cena si va In Salotto, nel Longue Bar del Vilòn, regno di Maddalena Rodriguez, bar lady nativa del Costa Rica, un asso della mixology che nei sui cocktail mescola al meglio fascino e talento.
La sua cifra stilistica ha sfumature tropicali che affondano nei profumi e negli aromi delle acque aromatizzate di sua invenzione, mentre le spezie, le erbe aromatiche e i fiori creano – insieme a rum, tequila e mezcal, suoi amati distillati – vere suggestioni liquide. Quelle dei suoi cocktail che includono anche dei classici dimenticati e riproposti, come l’Hemingway Daiquiri, il Bamboo Martini e, non ultimo, il 100 years of Negroni, omaggio alla nascita del noto drink.
“Pura Vida”, concetto che racchiude al meglio l’essenza della passione di Magdalena.
Clara Ippolito
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