ROMA HORTUS VINI, DEGUSTAZIONI CAPITOLINE AL CHIARO DI LUNA

Luca Maroni
Luca Maroni

In uno dei giardini più belli d’Italia, sotto il cielo stellato dell’Urbe, si terrà il primo appuntamento con Roma Hortus Vini, il Festival dei Vitigni Autoctoni del Vigneto Italia.
La kermesse si svolgerà nell’Orto Botanico della Capitale – il 20, 21 e 22 giugno 2019, durante il solstizio d’estate – dove si degusterà, per la prima volta nel Bel Paese, una selezione dei Migliori Vini Italiani frutto dei vitigni autoctoni, lavorati in purezza e impiantati nel Vigneto Italia, primo museo ampelografico italiano che ne raccoglie 155 varietà.
Passeggiando al chiaro di luna, ci sarà modo di assaggiare l’eccezionale varietà del patrimonio vitivinicolo italiano per scoprire come cambi un vitigno a seconda di quando si vendemmia, di come si vinifica, se si fa un passaggio in barrique o si usa solo l’acciaio.

Sarà un’occasione propizia per festeggiare il primo anno di vita del progetto “Vigneto Italia”, voluto e realizzato da Luca Maroni (analista sensoriale di fama e affermato scrittore) insieme al Museo Orto Botanico – Università di Roma e La Sapienza in partnership con Vivai Cooperativi Rauscedo. Lo scopo è quello di far scoprire i vitigni italiani e far assaporare i vini che ne sono prodotti.
La location, peraltro, è davvero eccezionale, perché per la prima volta l’Orto Botanico di Roma apre le sue porte al pubblico per mostrare ciò che ancora non si conosceva. A una selezione delle migliori cantine italiane saranno abbinate performance artistiche e musicali e, come se non bastasse, per ognuna delle tre serate ci sarà una suggestiva Dégustation sur l’herbe condotta da Luca Maroni. Non mancheranno tanti piccoli punti food, compendio più che mai opportuno

Clara Ippolito

www.romahortusvini.com

 Credits: Roma Hortus Vini

Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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