Lo hanno definito lo “chef scultore” per via dell’architettura ricercata dei suoi piatti: ecco perché Niko Sinisgalli è assurto all’olimpo dei più promettenti talenti dei fornelli del panorama italiano.

La sua è una cucina comprensiva, nel senso che unisce ricette genuine e semplici, tipiche della tradizione culinaria mediterranea e del Sud Italia, ad alcune ispirazioni orientali. Figlio d’arte, formatosi alla scuola della famiglia Iaccarino oltre che all’Istituito di Arti Culinarie Boscolo Etoile, oggi è l’executive chef del Ristorante Tazio e del Bar & Restaurant Posh del lussuoso Palazzo Naiadi – The Dedica Anthology di Roma; per tutto questo e per le sue molte ed eccellenti doti ora è anche Ambasciatore della cultura enogastronomica della Basilicata e di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

Una nomina che gli conferisce l’onore di rappresentare dentro e fuori dai confini nazionali il patrimonio culinario della Basilicata, regione di cui è originario che sta attraversando una fase di riscoperta senza eguali.
Ed è proprio per rendere omaggio ai suoi natali che Sinisgalli ha creato un piatto dedicato alla celebre Città dei Sassi, intitolato Naif di seppie del Metapontino con vino Aglianico all’anice stellato e microsfere di gelatine di percoche; una vera dichiarazione d’amore verso la regione che l’ha fatto crescere professionalmente per poi lanciarlo nel firmamento dell’arte culinaria italiana.
Clara Ippolito
L’ha ribloggato su Pina Chidichimo.
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