
Avviso a tutti gli appassionati di tartufo: in Piemonte, in quel di Piobesi d’Alba (Cuneo), c’è l’azienda della famiglia Montanaro, che da più di 35 anni commercializza tartufo fresco, producendo specialità di alta gastronomia a base di tartufo. Si chiama Tartuflanghe ed è una realtà sempre in fieri, come dimostra il cambio d’abito dell’intera linea gourmet (nel logo un chiaro richiamo alla natura e alla sostenibilità ambientale), presentato di recente in occasione della fiera Tuttofood.

Una svolta produttiva che si è focalizzata su nuovi prodotti (nel catalogo 2019 ce ne sono già 11 certificati vegan/vegetarian e 29 gluten-free), new-entry come la Julienne di tartufo (olio di oliva, tartufo estivo, olive taggiasche, colatura di alici, sedano rapa e foglie di cappero), delizia dai mille usi, ideale come aperitivo su crostini o come condimento per piatti caldi e freddi (per una pasta, una tartare o dei filetti di carne e pesce); ma anche quali il Dalbosco (tartufo bianco liofilizzato, semi di oliva in polvere e farina di riso), condimento universale da usare in finitura per pasta, pizza, insalate, uova, patate, pesce o carne, oppure il Burrolio (olio extravergine di oliva biologico, burro di cacao biologico, tartufo bianco – Tuber magnatum Pico). Certificato biologico, quest’ultimo è ottimo per condire uova, pasta, risotti, filetti di carne, di pesce e verdure.

E da ultimo, ma non per ultimo, c’è l’Aceto balsamico di Modena IGP con tartufo, ideale per condire carne cruda, uova, filetti di carne, formaggi e insalate. Personalmente, li adoro tutti, ma confesso che, da buona golosa, vado matta anche per i Trifulot, mini dolcezze cioccolatose al tartufo bianco e nero (extra dark, al pistacchio, al tè matcha, caramello e sale, i miei preferiti): 7 grammi di bontà assoluta per regalarsi brevi, ma intensi, momenti di piacere.
Clara Ippolito