HARVEST PALE ALE, L’ULTIMA CHICCA DEI MASTRI BIRRAI UMBRI

Mastri Birrai Umbri, l’azienda brassicola della Famiglia Farchioni, ha presentato a Norimberga, nell’ambito del recente BrauBeviale, la più importante fiera di settore d’Europa, la Harvest Pale Ale, una nuova birra prodotta con luppolo fresco in fiore coltivato in Italia. Alta fermentazione di stampo anglosassone, con malto d’orzo 100% (prodotto dalla Malteria Italiana Artigianale – MIA del Gruppo Farchioni): queste le caratteristiche che ne esprimono la forte territorialità, oltre che il grande carattere, un gusto amaro intenso ma setoso con sentori di erba tagliata, sottobosco e resina.

La locandina del BrauBeviale di Norimberga 2019
La locandina del BrauBeviale di Norimberga 2019

Disponibile solo in fusto e – per la prima volta nella storia dell’azienda – in lattina, questo prodotto è centrale nella linea chiamata Monkey style, che ha già raccolto grande consenso tra i consumatori, un target di amanti delle birre complesse ma di grande beva, capaci di coinvolgere e mai banali.

Luppolo fresco
Luppolo fresco

La Harvest Pale Ale è, perciò, espressione di materie prime locali e 100% italiane, cosa che pochissime birre possono vantare; per l’azienda è un esperimento speciale, dato che si tratta di un prodotto stagionale e, come tale, non ripetibile, che mira a coprire una micro-nicchia di mercato: solo il circuito ho.re.ca, pub specializzati, beer shop – sia in Italia che all’estero – con una forte spinta sull’e-commerce.
I fusti prodotti sono 60, mentre le lattine di birra sono alcune migliaia con una shelf life di soli sei mesi, per garantire freschezza e integrità del prodotto.

Clara Ippolito

www.mastribirraiumbri.com

Credits: Mastri Birrai Umbri

Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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