Tante sono le golose novità che si possono cominciare a mettere sotto l’Albero. Iniziamo con quella ispirata alle parole di Papa Francesco, cui ha fatto riferimento il Gruppo Giovani Panificatori Farchioni (i romani Adriano Albanesi, Mario Maurizi, Diego Eremo, Antonio Mancini e il partenopeo Salvatore Improta), che ha scelto l’Umbria per presentare al pubblico il Pan Natale, dedicato quest’anno alla pace e alla fratellanza tra i popoli.

Profondo e metaforico il significato della forma (a spicchi) e degli ingredienti a rappresentare la condivisione della tavola in un universo (i semi) che, sebbene fragile, ha un’anima (i gherigli di noce), feconda di quiete e di pace (l’uvetta). Buono e sano il Pan Natale (disponibile in varie città) è anche solidale, perché il ricavato servirà a sostenere opere caritatevoli per giovani in difficoltà.

Occasione dell’evento la giornata di alta formazione sui metodi di lievitazione e lavorazione del pane ospitata dallo storico Mulino Farchioni, a Bastardo (PG), con due relatori d’eccezione: la storica dell’alimentazione June Di Schino e l’agronomo, nonché docente di scienze della nutrizione, Giuseppe Nocca, che hanno raccontato e spiegato di come questo alimento antico quanto l’uomo, testimone di culture e identità, da semplice fonte di sostentamento sia divenuto nel tempo protagonista di ogni banchetto.
Clara Ippolito