EAT PRATO WINTER 2019

Prato capitale della dolcezza, anche d’inverno. Dal 14 al 15 dicembre, infatti, si terrà Eat Prato Winter 2019 che renderà la città sempre più dolce: una sorta di sweet valley grazie a un’eccellente generazione di pastry chef (pasticcieri artigianali e maestri cioccolatieri), nota a tutti per un unicum della tradizione dolciaria ottocentesca quali le Pesche di Prato, ma anche per il celebre biscotto cittadino, il cantuccio nato qui più di 150 anni fa.

Il Palazzo Pretorio di Prato durante EatPrato
Il Palazzo Pretorio di Prato durante EatPrato

A far da palcoscenico alla kermesse il Museo di Palazzo Pretorio, dove andranno in scena esibizioni e degustazioni di pasticcieria (anche salata), laboratori di panetteria e biscotteria, cifra stilistica della splendida città toscana racchiusa dalle mura trecentesche. 60 le pasticcerie cittadine, cui si aggiungono i biscottifici e i forni presenti in centro e negli immediati dintorni, tutti protagonisti di una costellazione di appuntamenti organizzati dal Comune di Prato e dalla Strada dei Vini di Carmignano e dei Sapori tipici pratesi. Insomma, food and wine abbinato alla cultura, il buono e il bello a farla da padrone.
Non mancheranno gli itinerari golosi con visite guidate e degustazioni dipanate tra ville, palazzi storici e chiese del centro storico e dei dintorni.

Attesissima l’anteprima in calendario sulla quale si concentra l’attenzione di tutti, che vede protagonista venerdì 13 dicembre, alle 18.00, il Maestro pasticciere Paolo Sacchetti che, com’è ormai consuetudine, in occasione di eatPRATO, con un pastry show nel suo laboratorio lancerà il dolce inedito eatPRATO Winter 2019, ulteriore ghiotto tassello che va ad arricchire la collezione di signature cake contemporanei rappresentativi della città.

Clara Ippolito

www.eatprato.it

Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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