I MIGLIORI VINI ITALIANI

Dal 13 al 16 febbraio si terrà al Salone delle Fontane la XXI edizione de I Migliori Vini Italiani, che si aprirà con la premiazione delle Eccellenze Vinicole Italiane decretate dalla XXIX° edizione dell’Annuario dei Migliori Vini Italiani.

Luca e Francesca Maroni
Luca e Francesca Maroni

Luca Maroni stupirà, dunque, ancora una volta il suo pubblico mostrando come sia intuitivo e alla portata di tutti guardare, sentire, odorare e assaggiare il vino nella sua visione più contemporanea: il pubblico potrà, infatti, degustare – senza limitazioni e in piena libertà – le produzioni più importanti delle cantine italiane al massimo della loro eccellenza.
Proprio lui condurrà per mano gli ospiti durante le sue degustazioni guidate e i suoi laboratori sensoriali alla scoperta del meglio che c’è in fatto di vino. Come? Ma, ovviamente, grazie al metodo sensoriale di sua invenzione che mostrerà come il vino riveli la ricchezza (o integrità), l’equilibrio (o armonia fra i componenti) e la mancanza di difetti di trasformazione.
Un’edizione che vedrà, quindi, la riscoperta delle nostre radici più ancestrali fino all’evoluzione attuale: perché di pari passo con la cultura, è cresciuta anche la raffinatezza, la pienezza e la profondità del nettare di Bacco.
Un susseguirsi di eventi, presentazioni, attività, laboratori guidati da sua sorella, Francesca Romana Maroni, CEO dell’azienda, vedranno protagonisti non solo il vino ma anche le più particolari produzioni agroalimentari.

Luca Maroni che degusta
Luca Maroni che degusta

Dopo il successo dello scorso anno torneranno pure le notevoli degustazioni cibo/vino intitolate A Cena con Luca Maroni, che rinnoveranno la magia di un evento nell’evento. Insieme ai protagonisti assoluti, cioè i produttori (140 cantine in totale con 800 etichette alla mescita), non mancheranno performance musicali e molto altro.

Clara Ippolito

Info e biglietti online

www.imigliorivinitaliani.it

Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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