IL PASTIFICIO AFELTRA DI GRAGNANO CON EATALY PER LA CROCE ROSSA ITALIANA

La campagna di solidarietà a favore della Croce Rossa Italiana promossa da Fondazione LAPS (organizzazione di beneficenza fondata da Lapo Elkann), vede unite Eataly e il Premiato Pastificio Afeltra nella donazione di una tonnellata di pasta di grano duro di Gragnano.
Già consegnata nelle scorse ore al comitato della Croce Rossa Sicilia, sarà distribuita in tutte le provincie isolane attraverso i volontari di quella che è la più importante organizzazione del terzo settore, attiva in questi giorni nel fronteggiare i bisogni dei più deboli.

La spedizione della Pasta Afeltra alla CRI siciliana
La spedizione della Pasta Afeltra alla CRI siciliana

“Sono grato alla famiglia Farinetti, a Eataly e al Pastificio Afeltra per quest’importante apporto dato alla campagna promossa dalla mia fondazione; l’altruismo e la generosità sono gli elementi base del nostro presente e del nostro futuro”, ha spiegato Elkann.
Grazie a questo contributo, si è aggiunto ai fondi raccolti con le tantissime donazioni anche del cibo destinato a chi sta subendo le conseguenze economiche derivanti dall’emergenza sanitaria; un aspetto particolare di questa donazione è che rappresenta al meglio l’Italia, dal Piemonte – regione in cui Eataly è stata fondata – alla Campania (luogo dove la pasta è stata prodotta), fino alla Sicilia che l’ha ricevuta in dono.  Luigi Corsaro, Presidente Croce Rossa Sicilia, emozionato ha detto che “in quest’emergenza si è intensificata la generosità, l’esperienza e la professionalità di Lapo Elkann a sostegno della Croce Rossa Italiana permettendo, con la raccolta fondi in atto, di assistere un numero crescente di persone che sono in uno stato di maggiore vulnerabilità”. Attraverso i 38 Comitati CRI territoriali la pasta arriverà nei prossimi giorni alle persone e alle famiglie che ogni giorno vengono assistite. 

Clara Ippolito

Hashtag ufficiali #nevergiveup #beyondthemask 

Credits Eataly – Pastificio Afeltra

Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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