Maculan ha superato la verifica di terza parte sugli studi dei prodotti a ridotto impatto ambientale nell’ambito del progetto europeo Passaporto Ambientale per i prodotti agroalimentari della Montagna Vicentina dell’Università di Padova. L’Azienda Agricola di Breganze ha partecipato con il vino Rosso Veneto IGT da uve Merlot Khorus, clone di vitigno PIWI selezionato dai Vivai Cooperativi Rauscedo per la sua resistenza alle principali avversità della vite, quali la peronospora e l’oidio. Caratteristiche che consentono di praticare solo due trattamenti nell’intera stagione produttiva, a differenza dei dieci da eseguire con i sistemici e dei diciotto necessari con il biologico; ne consegue un ridotto impiego di carburante, di risorse idriche e minori emissioni.


Cosa davvero non da poco. Le uve, dopo la raccolta, vengono vinificate secondo le migliori tecniche enologiche attuali, portando nel bicchiere le caratteristiche della specifica varietà Merlot da cui derivano. “Abbiamo colto la proposta dell’Università di Padova con l’obiettivo di migliorare l’impronta ambientale, rimanendo fedeli alla nostra filosofia e qualità produttiva”, ha affermato l’enologa Maria Vittoria Maculan. “In tutti i nostri vigneti abbiamo, inoltre, eliminato l’uso di diserbanti grazie allo sfalcio manuale; peraltro, oltre alle pratiche certificate da CSQA, abbiamo deciso di commercializzare i vini da uve resistenti in bottiglie più leggere, dotate di tappi e capsule maggiormente riciclabili, per favorire ancor più l’eco-sostenibilità”.

Maculan è una delle sette aziende della Montagna Vicentina ad aver aderito all’iniziativa Passaporto Ambientale, insieme a Rigoni di Asiago, Gruppo Bianchi fattoria biologica, Caseificio Pennar Asiago, Azienda Agricola Colline di Marostica, Latteria di Soligo e Lunardon Michele. Realtà imprenditoriali che hanno ideato e realizzato 7 nuovi prodotti a ridotto impatto ambientale, il cui studio è stato sottoposto con successo a una rigorosa verifica da parte dell’ente CSQA Certificazioni, secondo gli standard internazionali ISO 14040-44 per la valutazione del ciclo di vita, e riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Clara Ippolito