The Gin Way, così si chiama la nuova via per bere gin. Alessio Maccione, che ha poi coinvolto Cesare Zavattaro e Sabrina Sinigaglia – tutti e tre bresciani, nati negli anni Ottanta, amici da molto tempo – ci avevano già pensato qualche mese prima dell’emergenza sanitaria. Infatti, alla fine del 2019, la comune passione per il gin e la sintonia tra loro diventa un punto di partenza per creare un modo inedito di bere gin.

L’idea, lanciata in questi giorni online (www.theginway.com), è quella di selezionare ogni mese un gin premium italiano, di abbinarci le giuste toniche, i garnish o le decorazioni, gli snack, qualche originale gadget e inviare (con abbonamenti mensili, bimestrali o trimestrali a 49,00 € e spese di spedizione gratuite) al consumatore una box, il cui contenuto si scopre solo dopo averlo ricevuto.
The Gin Way nasce, quindi, come tramite fra il lavoro di tanti produttori eccellenti (nel Bel Paese esistono oltre 500 etichette di gin italiane) e gli amatori desiderosi di provare qualcosa di inaspettato.
Peraltro, da noi esistono già servizi di discovery retail, impostati sul modello a cui si è ispirato The Gin Way, benché quello creato dai tre giovani sia il primo dedicato al mondo degli spirits, in particolare al gin. Alla base di tutto c’è una grande curiosità verso una tendenza che, sia per numeri relativi alle vendite sia per l’interesse da parte del cultori della materia, sono in continua crescita.

“Il concetto di Home Bar”, ha precisato Alessio Maccione, uno dei tre fondatori, “spinge a farsi la propria piccola collezione di bottiglie e poi a tirarne fuori una particolare (o sconosciuta) con gli amici a cena a casa propria”. Un trend che sta prendendo sempre più piede in Europa e anche nella Penisola. Così ogni mese il team di The Gin Way crea una mistery box (comprensiva anche di un paio di ricette di cocktail) che il consumatore può ricevere in abbonamento comodamente a domicilio.
Clara Ippolito
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