ALBERTO MARCHETTI. QUANDO IL SORBETTO NON È UN’OPINIONE

Il sorbetto stick alla fragola di Tortona di Alberto Marchetti

Al mare o in città, in quest’estate 2020 il sorbetto si gusta sullo stecco. Ultima novità del maestro gelatiere Alberto Marchetti che ha realizzato il suo in versione stick da passeggio. Fresco, delicato, buonissimo e genuino, contiene solo acqua, zucchero e frutta fresca per gustare il sapore della bella stagione senza preoccuparsi troppo della dieta. Meno calorico del gelato, è un piccolo peccato di gola che tutti possono concedersi: mango, limone, fragola e passion fruit, questi sono i gusti sui quali ha puntato per il suo lancio. Ma, aspettate, perché sono già in arrivo altre belle novità.
Ormai da molti anni sinonimo di qualità e professionalità nel mondo della gelateria, in Italia Marchetti è un punto di riferimento per tutti i golosi e i gourmet: storia e passione, tradizione e creatività, semplicità e ricerca si incontrano nella sua arte “fredda”, indiscutibilmente un’esperienza del gusto fuori del comune. La storia tra lui e il gelato inizia, peraltro, da bambino, quando aiutava il papà in gelateria; di quegli anni, di quei sapori, ricorda perfettamente la gioia, la ricchezza, la genuinità, la freschezza, valori che anche oggi cerca di trasferire nella preparazione dei suoi gelati.

Famiglia a spasso con i sorbetti su stecco di Marchetti
Famiglia a spasso con i sorbetti su stecco di Marchetti

Le sue delizie sono Fresche, dato che il suo gelato viene lavorato e mantecato ogni giorno nei laboratori a vista presenti nelle sue gelaterie; Semplici, perché usa solo quello che serve senza l’aggiunta di niente altro, bastano le materie prime cercate personalmente, girando per l’Italia e attingendo da Slow Food, ma anche Buone per via della scelta degli ingredienti di alta qualità, che rievocano le emozioni vere dei palati d’antan. Per fare tutto ciò Alberto si è avvicinato al mondo di Slow Food, con cui collabora sin dal 2008, in particolare a quello della Fondazione SlowFood per la Biodiversità Onlus, impegnata a salvaguardare i sapori autentici e dimenticati.
Non a caso, da questo connubio sono nati i gelati dei Presìdi: la robiola di Roccaverano, la farina bòna, la fragola di Tortona e il Ramassin della Val Bronda, il cioccolato Chontalpa e altro ancora.

I vari gusti degli stecchi-sorbetto di Alberto Marchetti
I vari gusti degli stecchi-sorbetto di Alberto Marchetti

Nel 2017 ha aperto Casa Marchetti a Torino, molto più di una semplice gelateria, pensata e voluta come un luogo che potesse contenere tutta la passione, la voglia di raccontare il suo modo di fare il gelato che, nel 2018, viene scelto da Starbucks per la Starbucks Reserve™ Roastery italiana di Piazza Cordusio 3 a Milano: per la catena americana ha creato anche una nuova, inedita referenza, un gelato molecolare, il NITRO GELATO AFFOGATO. Nello stesso anno, insieme a Roberto Lobrano, fonda la Scuola Internazionale di Alta Gelateria, un’istituzione professionale che ha come obiettivo quello di offrire percorsi formativi di eccellenza mirati a conoscere e perfezionare l’arte, le tecniche della gelateria e la professione del gelatiere, partendo da un’approfondita conoscenza delle materie prime. Meritatamente pluripremiato e osannato ovunque, Alberto Marchetti è oggi semplicemente il nome del gelato per antonomasia.

Clara Ippolito

www.albertomarchetti.it

Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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